Omicidio Rigante: presidente Testa
Pescara – “La risposta della polizia all’omicidio di Domenico Rigante e’ arrivata rapidamente, come ero assolutamente certo che sarebbe stato, con il fermo di quattro nomadi e la denuncia di un quinto, oltre all’arresto di Massimo Ciarelli. Una risposta resa possibile grazie alla collaborazione degli amici del giovane ucciso il primo maggio, a cui va il mio plauso per aver scelto di uscire dal silenzio consentendo di imprimere una svolta ancora piu’ veloce alle indagini”. Lo afferma il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa. “Mi auguro – aggiunge – che il caso si chiuda completamente nel giro di pochissimo e che la partita di sabato Pescara-Torino si svolga in un clima di serenita’”.
Per Testa “superata la rabbia per la morte di Domenico bisogna pensare ora al futuro della citta’, alla convivenza con i nomadi che oggi, peraltro, sono stati duramente colpiti dall’ennesimo sequestro di beni – a Montesilvano – da parte delle forze dell’ordine. Senza colpevolizzare a prescindere tutti i rom si deve puntare invece ad individuare le soluzioni che consentano una convivenza pacifica nel rispetto della legge, combattendo quelle frange di criminalita’ che non possono e non devono terrorizzare il resto della popolazione. Proprio di questo si parlera’, tra l’altro, lunedi’ nel corso di una riunione del Comitato per l’ordine pubblico sollecitata da me e dal sindaco Luigi Albore Mascia al prefetto Vincenzo D’Antuono. La giustizia, come dimostrano i fatti delle ultime ore – osserva infine il presidente – fa regolarmente il suo corso e per questo rivolgo a tutti l’invito di riporre ancora una volta massima fiducia in chi rappresenta lo Stato”.
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