Tre anni per un pugno di euro


(Foto: Marinella Sclocco) – Se si è anziani, soli e poveri, vivere in Italia – almeno nella nostra pare d’Italia – è difficile, qualche volta impossibile. C’è chi preferisce lasciare la vita in dignitoso silenzio, togliendosela. Apprendere da Marinella Sclocco, PD, che ci sono voluti 3 anni per avere dalla Regione 6 milioni destinati agli ambiti sociali dal 2009, solo grazie a lunghe lotte e solitarie grida, è la riprova che siamo uno stato più barbaro che democratico. Uno stato insensibile, granitico nel peggio, venato da aspetti di disumanità assoluta.
Distanze abissali ci separano dal resto dell’Europa che avrà mille difetti, ma nel sociale ci precede e ci distanzia vergognosamente (per noi). Tre anni per avere ciò che spetta, che è già stato deciso di dare. Perchè? Per quale malata e purulenta stortura? Prima di tutto, per mancanza di volontà e decisione, altrimenti non servirebbero più di mille giorni, per pensare alla parte più inerme e sofferente del tessuto sociale. Niente può giustificare certi accadimenti, ai quali – purtroppo – si finisce con il fare l’abitudine. Non dobbiamo essere tolleranti in certe cose, dobbiamo ribellarci, gridare, condannare, punire chi ne ha la colpa. Una cosa è infatti certissima, una sola: esistono delle colpe di cui tutti dovrebbero vergognarsi, dai vertici alle radici della politica che non si accorge (perchè è anche stupida) di fare di tutto per farsi odiare. Riuscendoci benissimo.



09 Maggio 2012

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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