In arrivo migliaia di case di legno?


18919cb5b8c9969e1L’Aquila – In Comune tengono la bocca rigorosamente chiusa persino con i soliti loro amici ai quali soffiano le notizie più succose o teleguidate. Ma si è appreso oggi ugualmente che l’amministrazione starebbe agendo rapidamente per arrivare alla localizzazione di almeno 5.000 case di legno. Almeno altre 1.000 sarebbero nei programmi della Protezione civile. Com tali strutture il fabbisogno evidenziato dal censimento ( i cui dati non sono tuttavia ancora definitivi: mancano le domande inviate per posta) potrebbe, secondo chi è a conoscenza della situazione reale, e non di quella che viene ammannita per l’opinione pubblica, essere ampiamente fronteggiata. Bisognerà ora capire cosa c’è dietro questa notizia, per ora ufficiosa, ma di buona fonte. Di domande ne vengono infatti più di una. Perchè il comune, dopo aver fatto trapelare tramite i soliti organi a lui vicini e destinatari di confidenze voci circa una presunta inclinazione del sindaco verso la soluzione case di legno (sicuramente condivisibile), ora tace sull’iter per arrivare alle case? 5.000 strutture comportano un costo molto rilevante. Inoltre, sono diverse le ditte che possono oggi fornire abitazioni di legno e acciaio. Chi si sarebbe aggiudicato l’ordine, e con quali procedure? Tutti hanno a mente la storia delle macerie e dell’ex cava Teges, finita con un’inchiesta giudiziaria (che riguarda forse la giunta intera), e tutti si augurano che non si siano seguite le medesime strade e commesse delle sveltine. Quando in ballo ci sono somme ingenti, coesistono anche interessi potenti. Si vocifera che alcune case del costo di 450 euro al metro non sarebbero state scelte, sostituite da altre molto più costose e non dotate di strutture non a vista d’acciaio, come le precedenti. Se il Comune deciderà, ora che la cosa è sulla bocca di molti, a fare chiarezza, sarà meglio per tutti. Siamo propensi a ritenere che nessuno voglia correre il rischio di una vicenda simile a quella delle macerie. Ma lo saremmo di più se tutto fosse portato subito e semplicemente alla luce. Quanto al problema degli alloggi per tutti, ben venga la soluzione case di legno, ci mancherebbe altro. Ma a carte scoperte. Come a “teresina”, dove però la prima carta viene servita coperta… (Nella foto: Una casa di legno può anche non sembrare una semplice casa di legno…)


12 Agosto 2009

Categoria : Cronaca
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