GdF in azione a Montesilvano e Pescara
Montesilvano – DA L’AQUILA UN SEQUESTRO A PESCARA – Personale di polizia, Guardia di finanza e carabinieri ha sequestrato questa mattina beni mobili e immobili per un valore di oltre un milione di euro alla famiglia rom Spinelli residente a Montesilvano, nel pescarese. Sotto sequestro due immobili e due motocicli. Operazioni del genere sono gia’ state effettuate in passato, altre seguiranno nelle prossime settimane ed e’ un’altra risposta alla citta’ dopo l’omicidio di Domenico Rigante da parte, presumibilmente, di un rom.
I finanzieri dell’Aquila, intanto, in esecuzione di un decreto emesso dal Tribunale, hanno sequestrato un immobile ad una societa’ di capitali con sede nel capoluogo abruzzese, operante nel settore della logistica e dei servizi per la comunicazione voce, video, dati e per i sistemi di sicurezza. L’immobile, ubicato nel centro di Pescara, e’ stato sequestrato nella forma per equivalente, fino alla concorrenza di 143.877,75 euro, corrispondente all’importo delle imposte evase dall’azienda aquilana. La Guardia di Finanza, a conclusione di complessi accertamenti tributari, ha rilevato che l’impresa aveva occultato una base imponibile di oltre 500.000 euro. In particolare, nel 2009, la societa’ aveva ceduto un immobile, nell’area industriale di Pile, dichiarando una plusvalenza di soli 900.000 euro. In realta’ il profitto conseguito dalla vendita dell’immobile era ben maggiore e gli amministratori dell’azienda – stando alle indagini – l’avevano artatamente ridotto, dichiarando di aver sostenuto costi, in realta’ non inerenti all’immobile ceduto (consulenze, fornitura di arredi, etc.).
In sostanza, la societa’, a fronte di 2.500.000 di euro circa pagati dall’acquirente, ha potuto esporre, nella dichiarazione dei redditi, una plusvalenza in misura notevolmente inferiore a quanto in realta’ accertato, con la conseguente evasione dell’IRES (Imposta sul reddito delle societa’) per un importo di oltre 140.000 euro. L’entita’ dell’evasione accertata ha fatto scattare la denuncia alla Procura della Repubblica di L’Aquila, a carico dell’amministratore della societa’, per il reato di dichiarazione infedele. All’esito degli accertamenti svolti, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di L’Aquila, Romano Gargarella, su proposta del Pubblico Ministero, Stefano Gallo, ha disposto il sequestro preventivo di quota parte dell’immobile di Pescara, tuttora di proprieta’ della societa’ verificata, fino alla concorrenza del valore dell’imposta evasa. La maggiore base imponibile accertata e’ stata inoltre segnalata all’Agenzia delle Entrate per l’accertamento delle conseguenti violazioni amministrative.
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