Il 60% degli aquilani vuole cambiare
L’Aquila – (di Piero Carducci, presidente Movimento per L’Aquila) – Il 60% degli aquilani non ha votato Cialente ed ha già scelto la via della forte discontinuità rispetto all’amministrazione uscente. Cialente non sfonda al primo turno, come auspicava, e rispetto al 2007 registra una caduta verticale di consenso: dal 53% (che gli aveva assicurato la vittoria al primo turno) al 40% di oggi. Cialente pensava di poter chiudere subito la partita, ed invece si ritrova a correre per il secondo turno ed in salita, dopo aver sciupato un enorme consenso in cinque anni di litigi, di cattiva gestione e di ricostruzione bloccata.
Il sindaco uscente ha fatto il pieno di consenso al primo turno, pur senza andare oltre il 40% nonostante la spregiudicata gestione della grande macchina “macina voti” rappresentata dall’amministrazione comunale e dalle ex municipalizzate, nonché delle risorse post-sisma.
Il potere di Cialente è in esaurimento, è logoro, la sua squadra è una minestra riscaldata, ha perso molto consenso ed è in forte declino, mentre De Matteis interpreta al meglio la voglia prepotente di discontinuità degli aquilani. Giorgio De Matteis potrà ora interpretare al meglio la voglia di cambiamento della città e recuperare ampi consensi nelle praterie degli elettori moderati, potrà trovare ampie e reali convergenze programmatiche con Angelo Mancini, con Vincenzo Vittorini, Ettore Di Cesare ed Enrico Verini.
Ora sarà Giorgio De Matteis a giocare le sue carte, perché Cialente il suo mazzo l’ha giocato tutto.
Il 20 e 21 maggio si vota. Agli aquilani di buona volontà si chiede un ultimo e decisivo sforzo per il cambiamento, per Giorgio De Matteis sindaco dell’Aquila, un sindaco capace e credibile per la rinascita aquilana.
Anche in questa fase, con ancora maggiore determinazione, il Movimento per L’Aquila parlerà direttamente agli aquilani, raccogliendone speranze ed aspettative per il futuro della città.
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