Il sisma rivela un prezioso affresco ad Onna
L’Aquila – Un affresco dei primi del 1400 di grandi dimensioni raffigurante una crocifissione è stato ritrovato nel primo pomeriggio di ieri, martedì 11 agosto, dalla squadra dei volontari di Legambiente Protezione Civile Beni Culturali coordinata da Veronica De Vecchis, Ispettrice della Sovrintendenza dei Beni Storici e Artistici dell’Aquila, durante un’operazione di recupero presso la Chiesa di S.Pietro Apostolo di Onna, frazione martoriata dal terremoto del 6 aprile scorso. L’opera, molto pregiata anche per l’iconografia poca diffusa nell’aquilano, rappresenta una Madonna in posizione frontale con aureola punzonata, insieme a due angeli che raccolgono il sangue di Cristo che sgorga dal costato e dalla mano e copre quasi interamente la controfacciata sinistra della chiesa, nascosta fino a ieri tra uno scialbo di cemento spesso circa 2 cm e uno di calce. L’affresco ancora non è stato scoperto nella sua interezza ma ha già rivelato frammenti suggestivi ed è una testimonianza dei tesori inestimabili che L’Aquila ancora nasconde tra le sue ferite profonde. La squadra di volontari di Legambiente Protezione Civile Beni Culturali sta provvedendo alla schedatura e alla messa in sicurezza dell’opera. «Accade molto spesso – spiega Luciano Marchetti, vice-commissario per la tutela del patrimonio culturale – che nell’ambito di interventi di restauro vengano alla luce parti di monumento nascosti dai vari interventi effettuati nel corso del tempo. Qualche volta, anzi raramente, il terremoto può rappresentare elemento di valorizzazione, perché rivela tracce di storia passata nascosta da rifacimenti successivi. Onna è uno di questi casi, speriamo di avere molte altre sorprese positive come questa».
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