Elezioni: consigli “magri”
L’Aquila – (Foto: Palazzo Margherita, sede del comune nell’altra vita) – I consigli comunali che vengono eletti in queste ore, insieme con i sindaci, nei grandi centri saranno forzaramente magri rispetto al passato. L’Aquila avrà un consiglio di 32 componenti, più il sindaco. La giunta potrà essere composta al massimo da nove assessori. Come dire che, se non cambierà il metodo politico fino ad oggi prevalso (ed è difficile che accada…), gli assessori saranno sempre nove. Cioè il numero massimo. Nessuno dei candidati sindaci ha affermato che nominerà giunte di meno del massimo consentito di componenti: i debiti politici alle liste di sostegno dovranno essere pagati , come sempre è avvenuto. Il dimagrimento appartiene a quella galassia di buone intenzioni che va sotto il nome di riduzione delle spese della politica. Un consigliere comunale non ha stipendio, ma gettoni sì, e tra varie voci che poi alla fine si sommano e si cercano con il lanternino, raggranella poco meno di un migliaio di euro.
Per i soliti peones della politica, che nella vita non fanno molto altro, anche un modesto reddito conta e si ricerca, benchè da anni si predichi che la politica non deve essere un mestiere, una fonte di reddito. Gli assessori e il sindaco godranno di un consistente compenso. Discorso diverso nei piccoli centri, dove spesso gli euro circolano poco e solo il sindaco percepisce un compenso, che può aggirarsi sui 400-500 euro. Qualche sindaco eroico non prende neppure quelli. Ma, come si sa, gli eroi sono quasi tutti gente di cimitero… Così va il mondo.
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