Elezioni, calo votanti in Italia
SEMPRE MENO ALLE URNE, MA NON E’ CATASTROFE – L’Italia si europeizza anche nel modo di votare. Conosciuti i dati sull’affluenza in Abruzzo alle ore 12, che potete leggere nelle notizie precedenti (radice “elezioni”), ora uno sguardo veloce anche alla situazione nazionale, perchè si vota in circa 1000 comuni e sono oltre 9 milioni le persone chiamate a farlo. Bene, i dati nazionali dicono che almeno uno di questi nove milioni di persone non aveva ancora votato a mezzogiorno. Calo quindi, ma non catastrofe come qualcuno temeva: gli italiani si comportano come gli altri europei, cioè sempre di meno decidono di partecipare alla consultazione. In paesi avanzati come Danimarca o Inghilterra, infatti, a votare mano davvero in pochi, almeno tadizionalmente. In Francia sta accadendo il contrario: i cugini si italianizzano, e votano numerosi.
Per le elezioni comunali la percentuale di votanti rilevata alle ore 12 di oggi è stata, infatti, del 13% (precedenti omologhe 15,4%). Lo si apprende dal sito del Viminale. Il dato non tiene conto dei comuni del Friuli Venezia Giulia e della Sicilia, gestiti direttamente dalle due Regioni. I seggi sono aperti dalle 8 in circa mille comuni in cui si vota oggi e domani per le elezioni dei sindaci e il rinnovo dei consigli comunali che interesseranno circa 9 milioni e mezzo di italiani. Le urne restano aperte oggi fino alle ore 22 e domani dalle 7 alle 15.
Tra Regioni a statuto ordinario e speciale i comuni capoluogo chiamati al rinnovo in questa tornata elettorale sono complessivamente 26, ai quali si aggiungono due capoluoghi della Sardegna: Alessandria, Asti, Cuneo, Como, Monza, Belluno, Verona, Gorizia, Genova, La Spezia, Parma, Piacenza, Lucca, Pistoia, Frosinone, Rieti, L’Aquila, Isernia, Brindisi, Lecce, Taranto, Trani, Catanzaro, Agrigento, Palermo, Trapani, Oristano e Lanusei.
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