Famiglia di Schiavi, una holding romana
L’Aquila – (Foto: uno dei Tredicine che si è dedicato alla politica) - Una famiglia abruzzese originaria di Schiavi, piccolo centro tra Abruzzo e Molise, in provincia di Chieti, domina una forte holding di commercianti ambulanti a Roma. E’ la genìa dei Tredicine di Schiavi, alla quale sta dedicando attenzione il quotidiano romano Il Messaggero in una serie di inchieste su bancarelle e fiurgoni di vendita di alimentari nelle zone storiche e monumentali della capitale. Una holding, non è esagerato definirla così, visto che i Tredicine controllano qualcosa come 250 punti vendita, camion, furgoni e locali. “Un impero – scrive Il Messaggero – che non conosce crisi, anzi si alimenta ogni giorno di più”.
Perchè definire un impero gli ambulanti romani? Semplice, basta qualche dettaglio che risultra davvero sconcertante. Il quotidiano riporta dati riguardanti un settore, diciamo, di questo tipo di commercio: quello delle castagne. Possono stupire incassi come 130 euro in un’ora, riscontrati in una bancarella in centro, e nemmeno uno scontrino. Il giornale non riporta il nome del titolare, quindi non si può far riferimento ai Tredicine, ma soltanto all’entità economica di questo tipo di commercio. Le caldarroste vengono fatte pagare 2,5 euro l’etto 10 euro per un cartoccetto da 450 grammi, 20 euro al chilo. In un’ora, il cronista ha contato 23 clienti, un incasso di 130 euro, ma neppure uno scontrino.
I dati li forniamo solo per dare un’idea dell’imponenza del fenomeno, che nessuna autorità romana controlla o verifica. Fatto è che la capitale è invasa da questo tipo di commercio. I Tredicine abruzzesi ne sono sicuramente i re, una famiglia grande e numerosa trasferitasi a Roma molti anni fa. Ingegno di corregionali, ai quali bisogna dare atto di una grande abilità e di un portentoso intuito commerciale. Chi avrebbe mai sospettato che si può diventare potenti e ricchi con le bancarelle? Lo ignorano anche al comune di Roma, evidentemente, dove nessuno si sogna di scoperchiare pentole e imporre regole. Magari i Tredicine sono tutti integerrimi commercianti in regola con il fisco. Ma sicuramente non tutti gli altri che da decenni dominano la capitale. Finora i rigori comunali hanno però riguardato solo i finti centurioni al Colosseo.
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