“Terremoto, Giustizia Giusta e Sociale”


vecchioli-paoloL’Aquila – Scrive l’avv. Paolo Vecchioli: “E’ una seria indagine dopo le decine di morti di giovani e soprattutto studenti ospitati presso la locale casa dello studente quella che ci propina sistematicamente sui media la Procura Aquilana? Si ha l’impressione che non si indaghi per accertare fatti-reato quali quelli del crollo di una “ opera pubblica” e/o presunta e ritenuta tale, oltre il costruttore/progettista e ciò è semplicemente offensivo dell’intelligenza di un popolo anche se terremotato.
Rebus sic stantibus neanche tra 15 o 20 anni ne verremo a capo però, grazie al sisma ,la presenza sui media anche per una procura come quella distrettuale della quale la Città non si mai accorta e che era in procinto anche logisticamente oltre che di fatto, sicuramente in silenzio, di trasferirsi al mare , si sta riscattando da anni di invisibilità inutili anzi nocivi sicuramente per L’Aquila.
Intendo evidenziare come, almeno sino a qualche tempo addietro, la realizzazione di un opera edilizia da adibire a pubblico interesse,a prescindere da costruttori , progettisti e giù di lì, veniva sottoposta alla valutazione di una “ Commissione di collaudo “ che , e solo essa, stabiliva la rispondenza del realizzato ai dettati tecnici ed alle leggi e ne consentiva la possibilità’di utilizzo come da destinazione e dette Commissioni di Collaudo dell’opera pubblica , per avere il massimo della garanzia di serietà ed osservanza delle norme tutte ,come ci raccontavano allora trascurando che i citati “collaudatori” venivano profumatamente pagati da Pantalone, venivano sempre presiedute da un magistrato e ciò anche a L’Aquila . Non ho notizia che la Procura della Repubblica de’ L’Aquila, nell’indagare sul crollo della Casa dello Studente e non solo, abbia indagato magistrati presidenti di Commissioni di Collaudo , tra l’altro lautamente compensati per la loro prestazione come noto anche per intervento calmierante del CSM sul punto, ma questa è altra storia ed altro capitolo .
La Città esige che sia impedito che sulle tragedie di un Popolo terremotato si costruiscano carriere e/o si recuperi credibilità operativa facile perché mediatica in un contesto che da anni non conosce indagini ma solo “blitz/passerelle “ frutto di dichiarazioni ad orologeria dei soliti infami che se la cantano e se la suonano , con arresti dei soliti tossici-spacciatori e sequestro di stupefacente in quantità che………non vale la candela e processi nell’arco di un decennio cui seguono assoluzioni dei mostri sbattuti in prima pagina e sempre a spese di Pantalone………
La situazione però è questa e i magistrati che , pur svolgendo il loro magistero a L’Aquila , due giorni dopo il terremoto in assemblea a Pescara hanno invocato il trasferimento della Corte d’Appello insieme al Tribunale e Procura dei Minori e Procura distrettuale nel capoluogo Adriatico, insieme ad ogni altro ufficio pubblico sono gli stessi di cui sopra . Evidentemente essi mai hanno amato L’Aquila e nonostante tutto, però esigiamo che la rispettino insieme ai numerosi magistrati Aquilani che da “indigeni“ perché nati, cresciuti e con interessi in Città , esercitano un magistero che prescinde, evidentemente in modo autoreferenziale e solo per loro, da ogni incompatibilità/inopportunità.
Contro costoro , per adesso, il dignitoso rifiuto degli avvocati Pescaresi ha dignitosamente impedito la bassa operazione di palese sciacallaggio contro la Città Capoluogo di Regione che doveva essere azzerata e non solo nelle sedi giudiziarie.
Tornare a volare alto nel rispetto della tradizione e delle appartenenze, evitando manifesti che rappresentano pennuti ben lungi dall’essere immagine della nostra “Aquila Reale“ che non ha testa e coda bianche come quella dei cartoons USA di Bianca e Bernie .
La nostra Aquila è altra cosa e come da tradizione essa domina solitaria le vette.Ricominciamo a volare alto ,GIUSTIZIA GIUSTA e TRADIZIONE”. (Nella foto: L’avv. Paolo Vecchioli)


11 Agosto 2009

Categoria : Dai Lettori
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