Delitto Rigante, Ciarelli si è costituito
Pescara – Massimo Ciarelli, foto, che sapeva di essere ricercato dalla polizia per l’omicidio dell’ultra’ del Pescara Domenico Rigante, ha deciso di costituirsi ed e’ stato fermato dalla squadra mobile, diretta da Piefrancesco Muriana, in un autogrill dell’autostrada A14, di direzione Sud. Ad accompagnarlo c’era il suo legale. Dopo essersi consegnato e’ stato condotto fuori dalla provincia di Pescara. Nei confronti del nomade 29enne era stato emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto dal pm Salvatore Campochiaro.
A celebrare i funerali e’ stato, nel pomeriggio, don Giuseppe Di Bartolomeo, che nell’omelia ha chiesto “il riposo eterno di Domenico, consolazione e speranza per i suoi familiari” e di “mantenere il ricordo” del giovane. Una richiesta a Dio che “sara’ esaudita” perche’ il Vangelo, ha ricordato don Giuseppe, dice “Io vado al Padre e qualunque cosa chiederete nel mio nome la fara’”. Il parroco, che qualche giorno fa aveva concordato con Domenico Rigante la data del battesimo della sua bimba, ha sottolineato la “violenza fisica” con cui e’ stata tolta la vita a Domenico.
“Si e’ trovato solo davanti alla realta’ della morte – ha detto – ma oggi non e’ solo. Siamo in tanti, tantissimi, oggi”, e se “noi lo saluteramo tra poco e porteremo il suo ricordo, c’e’ qualcuno che lo accompagnera’ per sempre. Gesu’ lo accogliera’”. Durante l’omelia don Giuseppe ha chiesto di osservare un minuto di silenzio assoluto per Domenico. Al termine della cerimonia ha parlato la zia del 24enne che ha ricordato la nascita di Domenico e del fratello gemello, Antonio, l’infanzia nel quartiere, i suoi tanti amici, e ha sottolineato che ora era “quasi un pantofolaio, con la paternita’”.
Non c'è ancora nessun commento.