“Il PdL di Penne deve riflettere”

Penne – Scrive Antonio Baldacchini: «Il Pd di Penne è un partito che deve riflettere, e prima di fare proclami per la soluzione dei problemi della città, deve pensare a risolvere i propri. La seduta del Consiglio comunale di venerdì è stata la chiara testimonianza del degrado amministrativo e politico che regna all’interno della maggioranza di centrosinistra». Lo sostiene il coordinatore cittadino del Pdl, Antonio Baldacchini, che interviene sui lavori del Consiglio comunale, dove la maggioranza è uscita nuovamente sconfitta e soccombente sui principali punti all’ordine del giorno. «Italia dei Valori ha abbandonato l’aula, due consiglieri comunali del Pd hanno votato, e su otto punti all’ordine del giorno, ne solo stati approvati solo quattro, grazie anche al voto dell’opposizione, mentre gli altri, i più importanti, sono stati ritirati. Il fallimento dell’assessore esterno all’Urbanistica, Carmine Leone, è racchiuso nella delibera del regolamento sulla monetizzazione del verde pubblico: persino da tecnico si è visto bloccare l’unica delibera portata in Consiglio comunale dopo un anno. Siamo perplessi, inoltre, per l’aggressività del consigliere comunale del Pd, Daniele Toppeta, nei confronti del Presidente del Consiglio comunale, Gabriele Vellante, esponente del Pd, il quale con il suo intervento ha tentato di destabilizzare le istituzioni democratiche della città. Sono vicende che hanno messo in evidenza, dunque, una grave crisi nel Pd; o meglio: sono situazioni – prosegue Baldacchini – che si creano quando si formano coalizioni finalizzate solo a vincere contro qualcuno; in questo caso è inevitabile che esplodano contraddizioni perché ognuno rivendica qualcosa. A distanza di un anno, insomma, la città è ferma, la maggioranza non esiste più. Il Pdl che, sinora ha offerto collaborazione, chiede al Pd – conclude Baldacchini – di staccare la spina: il sindaco Rocco D’Alfonso non è in grado di amministrare, è meglio tornare al voto per il bene della città».

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