Contrada Casoni e le tasse
Chieti – Riceviamo da Sergio Montanaro: “Anche ideAbruzzo ritiene che l’intenzione avanzata dal vice presidente del Bivio, Andrea Iezzi, di richiedere l’esenzione dal pagamento dell’IMU per i residenti di Casoni sia da sostenere. Quindi apprezziamo la proposta del consigliere Bassam El Zohbi, sicuramente valida per iniziare ad aprire una discussione sul tema.
Questo riteniamo sia solo uno dei molteplici aspetti non certamente positivi da dover affrontare in merito alla complessa questione rifiuti relativamente al territorio di Chieti come città.
Dopo aver affrontato la questione “rifiuti pescaresi nella discarica Casoni” come una vicenda dal sapore campanilistico in cui i politici Teatini e non solo, nessuno escluso ed a tutti i livelli, hanno fatto a gara per scaricare le responsabilità su altri, per poi cercare di fregiarsi dell’onore della risoluzione del problema, riteniamo sia ormai giunto il momento di analizzare la tematica nel suo complesso e di aprire un dibattito serio.
Si continua ancora a far finta di nulla senza dare risposte concrete lasciando che il tempo scorra e tutto si sistemi per come ad ognuno serve. L’inerzia delle Istituzioni come la Provincia, che non ha ancora predisposto un piano per i rifiuti al passo con le disposizione e normative vigenti, come invece doveva essere, e la Regione, per la gestione dei Consorzi e delle strutture, è palese ed evidente. Manca un disegno preciso per poter tracciare una rotta e non solo su Chieti. Non si capisce ancora e chissà se mai lo si capirà se la nostra risposta come Regione Abruzzo e ancor più come città di Chieti sia incentrata sulla sostenibilità del ciclo dei rifiuti o se si punta ad una forte industrializzazione del ciclo stesso, importando addirittura i rifiuti da fuori regione, con tutto ciò che ne comporta per il territorio.
In questo scenario lacunoso appare evidente come Chieti e le sue immediate vicinanze siano divenute, anche per la disastrosa situazione occupazionale, punto di attrattiva per investimenti in questo settore.
Ancor più sarebbe opportuno avere un progetto preciso per evitare disfunzioni, sprechi di denaro pubblico, vedi lo stabilimento di Alanno, e soprattutto speculazioni a spese della comunità e ancor più sulla pelle dei lavoratori in difficoltà.
Ci avviciniamo al periodo pre-elettorale, specialmente in prospettiva regionale, e questa situazione di incertezza favorisce personaggi senza scrupolo che intendono, come già accaduto, speculare sulle necessità lavorative ventilando promesse di impiego grazie alla realizzazione di impianti a destra e a manca. Pare che a Chieti si riesca ad operare solo nel settore dei rifiuti. Non a caso sull’argomento i big della politica Teatina non si esprimono direttamente.
Non si può pensare di poter risolvere tutto soltanto abbassando le tasse ai cittadini. Non è questo ciò che viene chiesto alla politica”.
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