25 opere di Sughi ad Ascoli
Ascoli Piceno – «Il momento più bello di un viaggio è a metà strada, quando si è lontani da tutto». Questo ha affermato nell’Agosto del 2011 Alberto Sughi, uno dei più grandi artisti dell’arte italiana del dopoguerra, scomparso lo scorso 31 Marzo 2012. Un’affermazione, quella del maestro, che spinge a riflettere, ad interrogarsi sulla vera essenza del tempo che solchiamo ogni giorno con frenetico anelito, alla ricerca di quell’equilibrio, di quella serenità interiore, di quell’armoniosa quiete che, forse, non arriverà mai se la ricerca avrà come meta l’altro, l’altrove. Per questo Sughi, parlando dell’importanza del “viaggio”, sosteneva che il momento più bello di questa esperienza fosse quella in cui l’uomo si ritrova distante e lontano da tutto, privo di condizionamenti, da solo con se stesso.
Ecco dunque il significato de “LE STANZE DEL TEMPO”, personale composta da venticinque opere uniche tra olii e tempere, che verrà inaugurata DOMENICA 6 MAGGIO 2012 alle ore 18,00, presso la GALLERIA VERDESI di ASCOLI PICENO, con l’introduzione della giornalista e critico d’arte Alessandra Angelucci. Le opere resteranno in esposizione fino al 27 Maggio con relativo catalogo edito da Verdesi/Arte Pentagono. Un appuntamento di condivisione artistica e culturale che rende omaggio allo spirito anarchico e ribelle di un artista che fu autodidatta, che nel 1970 rifiutò la Cattedra di pittura all’Accademia di Firenze allora offertagli dal Rettore Colacicchi, perché, come disse a Sergio Zavoli, «sapevo di non poter guidare altro che la mia mano». Una mostra che permette di cogliere l’essenza di un animo nobile e sensibile che fu amato da Federico Fellini e da Mario Monicelli, i quali presero ispirazione dalle sue opere per le locandine di prestigiosi eventi cinematografici.
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