Delitto Rigante, tensione e rabbia
Pescara – Ora si teme il peggio, cioè la violenza da parte di ultras dopo il feroce assassinio di un giovane da parte di uno zingaro, che è ricercato e dovrebbe costituirsi fra qualche giorno. Non è difficile capire perchè tra qualche giorno: forse per aspettare che tracce e riscontri spariscano. Questa mattina c’è stata una manifestazione in centro. Sono comparsi striscioni minacciosi, uno dei quali perentorio: “Entro cinque giorni cacciateli dalla città ”. Ieri sera, come riferito, alcune bombe molotov sono state lanciate contro l’abitazione dell’uomo ricercato.
Nei confronti della comunità rom c’è astio, e qualcuno approfitta per ravvivare vecchie intolleranze. Una situazione pericolosa, simile a quella che si creò ad Alba Adriatica dopo l’uccisione di un commerciante da parte di alcuni rom del posto, poi condannati. Tensioni sociali che già esistono da tempo in alcune zone della città adriatica.
“Per me Pescara e’ una citta’ tranquilla e dobbiamo dare ai pescaresi la sensazione di vivere in citta’ tranquilla. No, dunque, ad altra violenza e no all’alimentazione della tensione. Quella di ospitare gli zingari in città fu una scelta politica discutibile, di altri tempi”. Lo ha detto, tentando di gettare acqua sul fuoco, questa mattina, il sindaco Luigi Albore Mascia (foto) al termine della riunione del comitato dell’Ordine pubblico convocato dopo l’omicidio di Domenico Rigante, avvenuto due sere fa in piazza dei Grue da parte di un nomade che e’ ancora latitante. “Lancio un appello alla ragionevolezza e alla calma – ha detto Mascia. Bisogna stare tranquilli, nonostante episodi del genere, che devono portare le istituzioni a fare quadrato. Tutto quello che si puo’ fare si sta facendo e si sta rafforzando la presenza delle forze dell’ordine”. Il momento immediatamente successivo al funerale di Rigante, per Mascia, sara “il piu’ delicato”.
Sara’ eseguita l’autopsia sul corpo di Domenico Rigante, l’ultras pescarese di 24 anni ucciso la sera del primo maggio in piazza dei Grue da un nomade che viveva da tempo una rivalita’ con il fratello gemello di Rigante, Antonio, e che probabilmente voleve uccidere proprio Antonio. Il pm che sta coordinando il caso, Salvatore Campochiaro, ha affidato stamani l’incarico per l’autopsia a Giuseppe Sciarra e ha anche incaricato come consulente il perito balistico Gaetano Rizza, del Gabinetto interregionale della polizia scientifica di Ancona, uno degli esperti arrivati a Pescara nei mesi scorsi a seguito del delitto di Italo Ceci, l’ex componente della banda Battestini ucciso in pieno centro, a Pescara, a colpi di pistola. Per domani pomeriggio alle 15 sono stati fissati poi i funerali di Rigante nella chiesa di Villaggio Alcione.
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