Cocullo, c’è chi la vede nera…
Cocullo – (Foto okigeo.com, il santo con i serpenti) - Un segno, un presagio, quell’aureola metallica caduta dalla statua di S.Domenico con qualche serpentello avvinghiato. Un piccolo incidente imprevisto, ed è subito corsa dei catastrofisti, secondo i quali quanto è accaduto “porta male”. In verità , più male di quanto sta accadendo in Italia tra tasse e disoccupazione, nel 1 maggio più amaro a memoria d’uomo in Abruzzo, difficile prevederlo. E poi, nessuno in paese ricorda che un imprevisto (l’aureola era forse fissata male e non ha retto il peso dei serpenti) sia legato a preveggenze di alcun tipo. Evidentemente, un’invenzione di qualcuno che voleva movimentare la festa dei serpari, per la prima volta spostata dal primo giovedì di maggio (data tradizionale) al 1 maggio. E anche qui, c’è stato chi ha parlato di “punizione” per il cambio di data. Con i santi, le tradizioni, i riti e la credenze non si scherza…
Comunque, oggi a Cocullo è andata bene: c’è chi parla di 20.000 arrivi, con le solite approssimazioni che non si sa da dove possano venire. Magari a occhio e croce, diverse migliaia di persone sicuramente c’erano: non meno rispetto alle edizioni del passato della festa dei serpari. Il paesino ha vissuto nella confusione e nei rituali pagani che poi, alla fine, rispuntano, tra telecamere e obiettivi, brusìo e stupori, lento serpeggiare di persone accalcate e ribrezzo per i serpenti che, poverini, sono quelli che pagano il conto. Catturati a centinaia nei giorni prima del rito, tutti innocui e poco mordaci, cervoni e bisce per lo più, se ne tornano sui monti finita la festa. Tutti giurano che vivranno tranquilli la loro esistenza strisciante, ma nessuno è davvero sicuro che conservino i denti. C’è chi dice che glieli levini prima della festa, così se mordono, davvero non fanno male a nessuno. Speriamo che non sia così, perchè un piccolo predatore senza denti è spacciato.
Non c'è ancora nessun commento.