Imprenditori soffocati perchè manca un impiegato che stampi moduli


L’Aquila – Burocrazia, indifferenza o forse qualche perversa volontà, contribuiscono al tracollo dell’economia nel cratere sismico, dove spesso i pochi coraggiosi che vorrebbero rialzare la testa, vengono presi a sberle dai soffocanti meccanismi delle istituzioni, dai quali per prime le istituzioni non intendono liberarsi. E così avviene, per esempio, che albergatori che hanno ospitato gli sfollati attendano ancora i pagamenti delle spettanze relative al 2010. Sapete perchè? Non cadete dalla sedia: perchè manca qualcuno che in qualche ufficio stampa dei moduli. Qualcosa di davvero penoso, la prova che un’Italia così non può andare avanti.
In questo humus malsano e invincibile, in cui soccombe l’Italia che vorrebbe invece solo una vita normale, si inseriscono i tecnici del governo, che parlano di nuove regole, impongono nuove tasse, spremono gli italiani come limoni. Ma un limone cresce e si matura sul suo albero. Qui voler non diciamo cresce, ma semplicemente vivere, è un crimine. La politica lo rende impossibile o defedante, soprattutto perchè pretende che tu chieda il suo aiuto…
Uno storico imprenditore aquilano, uno che non si è mai arreso, Ivo Irti, amministratore della società Federico II hotels, ha indirizzato al ministro Passera una lettera aperta: “Caro Sig. Ministro, sono il titolare di una struttura alberghiera aquilana, una di quelle che hanno dato accoglienza ai c.d. “sfollati”, persone che – a causa del terremoto – non disponevano più di un’abitazione agibile e che quindi hanno trascorso in albergo un periodo più o meno lungo.
Ho ascoltato con grande interesse i suoi interventi ed i suoi progetti a favore delle imprese, così come le misure da lei prospettate per lo smobilizzo dei crediti verso la pubblica amministrazione.
Desidero fornirle un contributo informativo, portando a sua conoscenza quanto accade in Abruzzo.
I tempi di pagamento delle fatture che gli alberghi – in relazione all’accoglienza sfollati – hanno emesso a carico della Regione Abruzzo sono lunghissimi; stiamo aspettando il pagamento relativo al saldo del mese di aprile 2010! Sì, ha capito bene : 2010.
Se il biblico ritardo fosse dovuto a mancanza di fondi, potremmo provare a prendercela con il Governo, ma così non è. I soldi sono stati stanziati ed attribuiti alle relative funzioni o capitoli di spesa.
Il motivo per cui non vengono fatti pagamenti è un altro: al momento manca, in Regione, una persona che possa materialmente stampare i mandati di pagamento. Sapevano da mesi che avrebbero dovuto destinare il personale dello specifico ufficio ad altro, ma nessuno si è preoccupato di individuare sostituti. Manca un impiegato, e i pagamenti sono fermi, pur in presenza delle risorse necessarie.
Mi sono offerto di andare personalmente a stampare i mandati, ma mi dicono che non è possibile.
Nel frattempo, paghiamo tassi che non le sto a dire alla banca che ha anticipato una parte dei crediti….. e tutto questo perché non c’è nessuno che possa stampare i mandati, ed evito battute sul numero impressionante dei dipendenti regionali.
Lei, Sig. Ministro, che è così sensibile ai problemi delle imprese, tenga presente che il prossimo mese non potremo pagare gli stipendi e forse neanche i contributi. Così, al danno si aggiungerà la beffa di non avere più il DURC in regola, e non potremo più ricevere pagamenti per questo nuovo motivo.
Le posso chiedere una cortesia? Potrebbe intervenire sull’inerte Presidente della Regione, Chiodi, che sta pensando solo alla campagna elettorale e non si cura minimamente di amministrare la Regione, continuando ad ignorare il problema? Piccola riflessione : se Chiodi non è in grado di risolvere un problema semplice come questo (basta dare un impiegato all’ufficio che si occupa dei pagamenti), come fa ad affrontare problemi complessi?
Sa, Sig. Ministro, a volte si ha l’impressione che qualcuno sia addirittura contento, se le aziende vengono messe in difficolt


27 Aprile 2012

Categoria : Cronaca
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