Politica, risse finali per gli incarichi
L’Aquila – Non dà mai un bello spettacolo la politica italiana quando c’è da eseguire spartizioni, men che mai quella abruzzese, segnata da inchieste, scandali, arresti, reciproche accuse. Un passato difficile da dimenticare, difficilissimo da rimuovere nel ricordo degli abruzzesi, che in massa hanno disetato le urne nel voto dello scorso dicembre. In questi giorni risse, contrasti, scontri da ogni parte (purtroppo nessuno fa eccezione, negli schieramenti di area) per incarichi e candidature.
In casa PdL (partito appena nato, ma di lunga… esperienza) pare prevalere il nome del sen.Filippo Piccone come futuro coordinatore abruzzese. Il rivale Di Stefano dovrebbe essere destinato alla presidenza della Provincia di Chieti, per contrastare il forte Coletti, se l’accordo con l’UDC non ci sarà . L’IdV alza la voce, impone regole per incarichi e candidature e conclude: “Se non sarà come diciamo noi, siamo pronti a correre da soli per le prossime provinciali”. Un incubo per il PD, visto che gli dipietristi sono forti e consistenti come voti.
Le candidature del PdL per le provinciali vanno indirizzandosi a Chieti, Teramo e Pescara. In alto mare a L’Aquila, dove nomi non se ne fanno, ma resta in piedi – mai smentita – la designazione di Enzo Lombardi. Ogni giorno che passa, comunque, rende più solida e realistica una possibile vittoria senza avversari della candidata del PD, Stefania Pezzopane.
Sul piano regionale, il commissario Brutti continua le sue difficili consultazioni, per arrivare alla scelta del candidato coordinatore regionale del PD. Per il momento, restano in piedi due nomi: quello “tradizionale” di Legnini, e quello “innovatore” di Michele Fina. Sta al partito collocarsi e scegliere, senza corse in avanti e giochetti sotterranei per favorire l’uno o l’altro, o chi sa, alla fine, qualche nome a sorpresa.
Al momento l'inserimento di commenti non è consentito.
Non c'è ancora nessun commento.