“Fino a scalfire le pietre”
Pescara – (S.L.) – E’ stato un vero trionfo: la platea del Cinemateatro Massimo gremita di persone attente e coinvolte. In scena una rappresentazione teatrale in memoria dei partigiani abruzzesi che, dal 1943 al 1945, combatterono contro il nazifascismo in nome della libertà e della pace. Lo spettacolo messo in scena dal regista e dramaturg Claudio Di Scanno, premio nazionale “Franco Enriquez” 2005 come miglior regista italiano, è un omaggio alla storia e alle gesta della Brigata Majella e, del suo vicecomandante Domenico Troilo, emblema di una esperienza che aveva portato tra i 16 e i 20 anni lui ed altri ragazzi della Brigata a sacrificare i sogni della giovinezza e a rischiare la vita per raggiungere gli obiettivi della pace e della unità di questo nostro Paese. Sulla scena, fra i riverberi visuali della storia, appare la figura del Vice Comandante Domenico Troilo (interpretato da Enrico Dani), già vecchio eppure mai stanco di riportare in luce le crude immagini di un sacrificio eroico, contrappuntato dal suo doppio giovanile (interpretato da Massimo Leone), figura esemplare dell’entusiasmo e della consapevolezza che portarono in quegli anni tanti ragazzi a combattere per la pace e l’unità dell’Italia. Un’ora di spettacolo che scivola via in una interminabile scia di condensazione condita di emozione e coinvolgenza. La sapienza della regia di Claudio Di Scanno ha saputo mettere in scena un testo minuzioso scritto da Federica Vicino. Le musiche, poi, hanno fatto da cornice perfetta; musiche appropriate, che danno botte al cuore ogni qual volta accompagnano i testi recitati dagli attori. Attori che non hanno consentito a nessuna sbavatura, pur minima, di offuscare la recitazione. Susanna Costaglione, (interpreta la morte), attrice di spessore totale, premio nazionale “Franco Enriquez” 2006 quale miglior attrice italiana nonché Primo Premio al Festival Internazionale del monodramma di Umag (Croazia). Enrico Dani, (il vecchio Domenico Troilo) attore di consumata esperienza e totalmente calato nel personaggio. Ha reso la figura del Vice Comandante, ormai vecchio, davvero autentica e cristallina. Una citazione a parte merita Massimo Leone, (il giovane Vice Comandante Domenico Troilo), solo 20 anni ma una sicurezza interpretativa degna di un veterano; il giovane attore pescarese, del quale si dice un gran bene, ha dato prova di grande capacità interpretativa suggestionando la platea con due monologhi davvero di prim’ordine. Quello finale è davvero superlativo. Pubblico in piedi e applausi ripetuti richiamando sul palco gli attori più volte.
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