Ambiente, lettera al presidente Chiodi


Sulmona – I comitati cittadini per l’ambiente hanno indirizzato una lettera aperta al Presidente della Regione Gianni Chiodi sul metanodotto Snam e la centrale di compressione gas a Sulmona: ” Sig. Presidente, il 14 febbraio scorso Lei, insieme all’intero Consiglio Regionale, ha votato una risoluzione con la quale si impegna :
- a dare il parere contrario della Regione e quindi a negare l’intesa con lo Stato, in merito al progetto della Snam Rete Gas riguardante il metanodotto Sulmona- Foligno e la centrale di compressione a Sulmona;
- a sospendere ogni procedimento in atto, in relazione all’opera in oggetto, da parte di organi o strutture delle Regione Abruzzo;
- a chiedere l’istituzione di un apposito tavolo nazionale al fine di individuare una soluzione alternativa alla dorsale appenninica, così come richiesto anche dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.
Il 18 ottobre dello scorso anno il Consiglio Regionale, sempre con voto unanime, aveva approvato un’altra risoluzione, molto simile, sullo stesso argomento.
Sono passati più di 6 mesi dalla prima risoluzione e oltre due dalla seconda e a tutt’oggi non ci risulta che Lei abbia dato attuazione a quanto deciso unanimemente dal massimo organo deliberativo della nostra Regione, nonostante che Lei abbia ricevuto, al riguardo, varie sollecitazioni, in particolare dal Vice Presidente del Consiglio Regionale, Giovanni D’Amico e dal portavoce del coordinamento interregionale anti-gasdotto, Alfredo Moroni.
La nostra Costituzione afferma solennemente che la sovranità appartiene al popolo, che la esercita con le modalità sancite dalla Costituzione stessa.
I rappresentanti di tutti in partiti in Consiglio Regionale, eletti dal popolo abruzzese, sono dell’avviso che il progetto della Snam, per il tracciato prescelto, non sia compatibile con le esigenze fondamentali della sicurezza dei cittadini e della tutela del territorio e ciò per l’elevato rischio sismico e per la grande qualità ambientale che caratterizzano le aree attraversate dal metanodotto. Conseguentemente chiedono, sia per il metanodotto che per la centrale, una diversa localizzazione, comunque al di fuori della dorsale appenninica.
Lei, pertanto, ha il dovere di attuare quanto deciso dal Consiglio Regionale e da Lei stesso votato, pena il totale svilimento della dignità e del ruolo della principale istituzione rappresentativa dei cittadini abruzzesi.
Attraverso questa lettera aperta le rivolgiamo, perciò, l’invito a non lasciar trascorrere altro tempo e a dare immediata e piena attuazione alle due risoluzioni.
Nel momento in cui lo scollamento tra i partiti politici e i cittadini ha raggiunto forse il livello più alto e preoccupante della storia della nostra Repubblica, nel Paese si avverte l’impellente necessità che la Politica recuperi la sua funzione in termini di moralità, serietà, credibilità e coerenza e torni ad ascoltare il popolo e ad adoperarsi per il bene comune.
Ecco perché il compito al quale Lei é chiamato non é solo un atto doveroso, ma é anche un atto che potrà contribuire a far riconquistare quella fiducia, ad alimentare quella speranza di cui tanti cittadini hanno bisogno per continuare a credere, nonostante tutto, nel ruolo insostituibile delle istituzioni democratiche”.
I


26 Aprile 2012

Categoria : Cronaca
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