CNA, subito tavolo confronto
Teramo – La Regione deve aprire al piu’ presto un tavolo di confronto con le associazioni d’impresa e i sindacati sulle attivita’ commerciali. E’ la richiesta emersa ieri pomeriggio, a Teramo, nel corso del convegno organizzato dalla Cna abruzzese su “Cosa cambia con la riforma Monti. Tasse, sviluppo e liberalizzazioni”. Secondo la confederazione artigiana, e’ proprio il settore commerciale quello che manifesta alcune delle conseguenze piu’ preoccupanti legate ai nuovi indirizzi di politica governativa: nel primo trimestre del 2012, secondo Unioncamere, in Abruzzo il saldo tra aperture e chiusure, nel settore commerciale, ha fatto pendere pericolosamente il piatto della bilancia da questa parte, con ben 929 saracinesche abbassate in piu’. E tra le province, e’ stata Pescara a segnare piu’ decisamente il passo, con un saldo negativo di ben 442 esercizi, seguita da Teramo (199), Chieti (149) e L’Aquila (139). A soffrire con il commercio, sempre secondo l’analisi della Cna, e’ stato anche il settore della ristorazione e dei pubblici esercizi, con una diminuzione tra gennaio e marzo di 191 unita’: in questo caso, il primato negativo e’ andato a Teramo (-79). “Le imprese sono vittime di una concentrazione senza precedenti di imposte, tasse, minori entrate e difficolta’ di accesso al credito – osserva il responsabile regionale della Cna per il settore Commercio, Cristiano Tomei – e questo determina un cocktail micidiale sul settore”.
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