Sevel, seconda la lista del dissenso


Atessa -Dopo le parole di soddisfazione di Bonanni della CISL alla notizia della vittoria del suo sindacato nella maggiore industria abruzzese, la Sevel, la riflessione e il piano di… battaglia della CGIL.
“La lista del dissenso e’ la seconda forza sindacale alla Sevel, uno stabilimento dove e’ stato vietato ai lavoratori di partecipare alle operazioni di scrutinio delle elezioni Rsa”. Lo ha dichiarato il segretario regionale della Fiom-Cgil, Nicola Di Matteo, foto, a proposito delle elezioni delle 51 Rsa nello stabilimento del gruppo Fiat di Atessa.
“E’ incredibile che una forza come la nostra, che ha fatto la storia sindacale della fabbrica in questi 30 anni, viene messa da parte senza che nessuno batta ciglio, dalla politica agli altri sindacati”. Alla Fiom non e’ stato consentito partecipare con una propria lista di candidati alle elezioni Rsa della Sevel in quanto non firmataria del nuovo contratto Fiat entrato in vigore il primo gennaio scorso. Il sindacato dei metalmeccanici della Cgil ha quindi invitato i propri iscritti ad annullare le schede incollandoci sopra un bollino “Io sto con la Fiom”. “Le schede nulle sono state 1.054, molte di piu’ rispetto alle ultime elezioni del 2009, anche se a un certo punto a noi ne risultavano molte di piu’ ancora, circa 1.500 – ha detto Di Matteo – ma non e’ questo il problema, visto che non solo non ci hanno fatto partecipare allo scrutinio, ma lo hanno impedito anche ai semplici operai”.
“I lavoratori della Sevel hanno votato per le elezioni delle Rsa come fossero abitanti di uno stato dittatoriale: non riconosciamo le elezioni delle 51 Rsa e nei prossimi giorni procederemo alla nomina dei nostri 17 delegati come prevede lo Statuto dei Lavoratori”. Lo annuncia il segretario provinciale della Fiom-Cgil Chieti, Marco Di Rocco, nel corso di una conferenza stampa convocata in mattinata a Lanciano. “Abbiamo presentato nei tempi previsti la nostra lista di candidati per le elezioni Rsa della Sevel, tra l’altro la piu’ numerosa, con 68 candidati – spiega Di Rocco – non ci ha mai risposto nessuno, ne’ l’azienda, ne’ la commissione elettorale. Avevamo chiesto di poter partecipare alle operazioni di scrutinio, nessuna risposta anche in quel caso. Il colmo e’ che neanche i semplici lavoratori hanno potuto parteciparvi, come era previsto nel regolamento delle elezioni che la stessa commissione si e’ data: l’azienda – sottolinea Di Rocco – non ha riconosciuto quel regolamento e ha consentito di partecipare allo scrutinio solo ai candidati delle liste ammesse alle elezioni. Da 5 mesi non siamo piu’ dentro la fabbrica, i nostri hanno fatto campagna elettorale tra mille difficolta’ e in clandestinita’, mentre gli altri hanno avuto l’intero monte ore a disposizione, la Sevel e’ l’unico stabilimento d’Italia dove non si e’ votato durante le assemblee – continua il segretario Fiom – nonostante questo la lista del dissenso e’ la seconda forza sindacale in Sevel con oltre 1.700 voti, le mille schede che sono state annullate cui vanno aggiunti i 700 dei sindacati come Failms e Cobas che hanno chiesto ai loro iscritti di non partecipare al voto”. Nell’ultima elezione per le rsu della Sevel del novembre 2009 la Fiom ottenne 1.469 voti, la Failms Cisal 414, Sdl 168 e i Cobas 141.


21 Aprile 2012

Categoria : Economia
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