Pesca, subito fermo straordinario (e soldi pubblici)
Pescara – DRAGAGGIO, NESSUNO SA QUANDO E COME – Le paurose inefficienze della politica e della burocrazia costeranno soldi, pubblici naturalmente. Ma i pescatori debbono pur vivere, e non c’è altra soluzione. Questa mattina la conferenza regionale della pesca e dell’acquacultura ha approvato all’unanimita’ la richiesta di un fermo pesca straordinario fino al 31 luglio, da sommare al fermo ordinario che comincia il 1 agosto e dura fino a settembre. Un lungo periodo di pausa, in attesa del dragaggio del porto e delle misure di sicurezza necessarie. Se non vi saranno, dicono gli armatori, il porto di Pescara morirà definitivamente.
L’intervento sara’ finanziato mediante risorse di competenza della Regione Abruzzo, ritenuto strumento indispensabile per fronteggiare lo stato di emergenza del Porto di Pescara. “Si tratta – ha spiegato l’assessore regionale alla Pesca Mauro Febbo – di un passaggio fondamentale che consente di dare respiro alla Marineria pescarese messa alle strette da una situazione diventata ormai insostenibile. E’ chiaro che e’ solo una soluzione tampone ma va sottolineato quanto sia fondamentale in questo momento, in attesa che si trovi finalmente una soluzione per il dragaggio del porto il cui insabbiamento causa danni economici e sociali non solo alla città ma di riflesso anche a tutta la Regione”. Inizia ora la procedura per ottenere il sì dell’Unione europea.
Per gli armatori non è una soluzione, ma solo un tampone per l’incredibile situazione del dragaggio fermo, non si sa dove e per colpa di chi, mentre i politici continuano a tenere riunioni e a far circolare proclami e impegni, che non portano ad alcuna soluzione concreta. Nessuno sa, infatti, al momento se e quando il dragaggio avverrà : mai accaduto nulla di simile a Pescara.
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