Partito dell’acqua, 15 coinvolti


Pescara - (Foto: acqua in ampolla, per alcuni evidentemente preziosa) – Esplode l’inchiesta, in atto da mesi, sul cosiddetto “partito dell’acqua”, ovvero la minigalassia di personaggi di vari calibri coinvolti per la Procura di Pescara nella malagestione dell’ATO, l’ente che avrebbe dovuto garantire acqua buona e a prezzo giusto agli utenti. E pare abbia garantito, invece, benefici e lucri sui quali si dovrà fare luce in un processo. E’ il giudizio che, infatti, chiede la pm D’Agostino per 15 personaggi, l’ex presidente ATO Giorgio D’Ambrosio, il sindaco di Montesilvano Pasquale Cordoma, l’ex sindaco di Francavilla Roberto Angelucci, e altri 12 ritenuti compromessi nella gestione a dir poco allegra: spese smisurate, quanto meno. La Procura usa parole più precise e chiede il rinvio a giudizio per corruzione, truffa allo Stato, distruzione di documenti, falsi, abusi avvenuti tra il 2003 e il 2007. Tutto sulle spalle dei bilanci dell’ATO. Nel processo, quando ci sarà, se ne saprà di più. Chiesta l’archiviazione per Pierluigi Caputi, dirigente regionale aquilano ai vertici della cura delle acque abruzzesi.


20 Aprile 2012

Categoria : Cronaca
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