Comitato salute su Rete nascita ASL
Giulianova – Roberto Ciccocelli, presidente del comitato difesa diritti della salute, invia alla dottoressa Baraldi, come autorità nel campo della sanità abruzzese, una nota sulla rete nascita della ASL di Teramo: “Nella qualità di Presidente del Comitato di difesa del diritto alla salute e per la salvezza dell’ospedale di Giulianova, rappresento quanto segue. In relazione alla proposta di riorganizzazione della rete nascita avanzata a livello regionale, si rileva che la stessa, prevedendo 1 solo punto nascita in provincia di Teramo, non tiene conto del parere espresso più volte sia dal Comitato del Dipartimento Materno-Infantile della ASL di Teramo, sia dalle Società Scientifiche di area pediatrica (SIP e SIN) della Regione Abruzzo, che concordemente e ripetutamente hanno indicato come necessari e sufficienti n. 2 punti nascita nella provincia di Teramo.
Ciò premesso, si ritiene opportuno sottoporre all’autorevole riflessione ,del sub Commissarrio, alcuni dati, relativi alla natalità 2010 e desunti dalla proposta pervenuta da parte della Dott.ssa Baraldi:
Punti nascita
- AQ n.2 con 2197 nascite ;
- CH n.3 con 3838 nascite ;
- PE n.1 con 2591 nascite;
- TE n.1 con 2106 nascite.
Si fa altresì rilevare che PE-AQ-CH hanno anche la neonatologia di II livello, mentre la provincia di Teramo ne è priva e fa registrare una mobilità passiva pari a circa 700 nati, la maggior parte dei quali fuori regione.
Alla luce delle considerazioni sopra schematicamente esposte e ferma restando la necessità di ridurre a 7 i punti nascita a livello regionale, sulla base del “piano Fazio” ma anche delle lungimiranti proposte già espresse in precedenza dai pediatri abruzzesi attraverso le proprie Società scientifiche(SIP e SIN), ai fini di una più omogenea distribuzione territoriale degli stessi, necessaria per garantire a tutti i bambini e a tutte le mamme abruzzesi la stessa aspettativa di salute, si propone quanto segue: n.2 punti nascita all’Aquila, n.2 a Chieti, n.1 a Pescara e n.2 a Teramo.
Nel contesto del dibattito in corso, stranamente l’atto aziendale della ASL di Teramo , in contrasto con quanto proposto dalla dott.ssa Baraldi e nei numeri complessivi da tutti condiviso, prevede il mantenimento di n. 3 punti nascita, quando è evidente che al massimo potranno – e secondo noi dovranno! – essere 2. Tale assurda previsione dell’Atto aziendale genera tuttora grave pregiudizio per la sicurezza dell’evento nascita nella nostra provincia. Infatti: a S.Omero non c’è personale sufficiente per coprire i turni H 24, a Teramo e ad Atri viene assicurata la guardia H 24 con personale fortemente carente e la conseguente difficoltà di offrire un’assistenza pediatrica adeguata alle esigenze di una moderna pediatria. I bambini e le mamme della provincia di Teramo hanno diritto di avere da subito garantita la sicurezza della nascita e di un’adeguata assistenza pediatrica! Per questo è necessario disporre già con l’attuale atto aziendale n. 2 punti nascita nella nostra provincia, che a nostro parere devono essere ubicati strategicamente uno all’interno ( Teramo) e l’altro sulla costa (Giulianova). Ciò non per campanilismo, ma per assicurare la migliore copertura del territorio, anche in considerazione del flusso turistico, che va incoraggiato anche con le infrastrutture!
A questo punto si confida nell’operato del Commissario ministeriale per correggere quello che, secondo lo scrivente Comitato, è un gravissimo errore, frutto di meri calcoli elettoralistici perpetrati sulla pelle dei cittadini più indifesi. In caso contrario, la popolazione interessata sarà costretta ad avviare esposti e/o altre azioni atte a tutelare l’interesse della collettività. Tanto premesso si richiede, ai sensi e nei termini previsti dalla L.n. 241/90, che lo scrivente Comitato venga tempestivamente informato del procedimento in oggetto, anche ai fini della partecipazione e conoscenza.
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