Convegno dell’associazione sociologi


L’Aquila – (Foto: il prof. Raffaele Colapietra e alcuni momenti del convegno) – Si è svolto oggi presso la casa del volontariato a Campo di Pile il Convegno Regionale ANS dell’Associazione Nazionale Sociologi la cui organizzazione è stata affidata a Paola Aromatario, A.M. Paola Toti e Corrado Fischione. Più che soddisfacente l’affluenza considerato anche il pullulare di molti eventi culturali in città in questi giorni. Ma il tema del convegno: “L’Aquila città mutata” ha destato grande interesse da parte di cittadini, sociologi, studenti universitari e volontari della Croce Rossa presenti in sala. Soddisfazione per l’andamento dei lavori è stata espressa dal Presidente Nazionale dell’ANS Pietro Zocconali che conta di riportare all’Aquila per ottobre un altro interessante convegno. Dopo il saluto del padrone di casa Gianvito Pappalepore, ha aperto il turno dei relatori la giornalista Angela Ciano, che ha riportato la sua esperienza del dopo-sisma quando, attraverso la stampa, è stata tra i primi a far conoscere all’Italia e al mondo lo stato delle opere d’arte. Subito dopo è’ stato proiettato il dvd di Paola Aromatario “Un altro domani” alla cui realizzazione ha partecipato insieme ad altri professionisti anche Angela Ciano. L’Avvocato Carla Lettere ha invece riportato l’esperienza del lavoro della Croce Rossa durante e dopo il terremoto, ma ha tenuto a precisare come la Croce Rossa Italiana a L’Aquila stia sperimentando una nuova modalità di intervento, poiché sono cambiate le peculiarità delle famiglie rispetto a prima, il cui impegno verso la gente non è il raggiungimento di un traguardo, ma una fase di accompagnamento verso il cambiamento e il bisogno di ritrovare una normalità. La Professoressa Calandra Lina, dell’Università degli Studi dell’Aquila, ricercatrice, ha parlato di una incapacità di governare il territorio che c’era prima del terremoto ed a cui l’evento del 6 aprile ha fatto da acceleratore dinamico. Ora bisogna ripartire dai singoli, e dalla vita che ognuno vive sul territorio. La ricercatrice ha parlato di partecipazione tra scienza e politica, dopo la conoscenza del fenomeno è importante l’azione, l’agire. Se la conoscenza non è utile alla vita delle persone che si produce a fare? Ha parlato di ricerca come elemento propulsivo di una prassi e della partecipazione come metodo per dare la possibilità di governare il territorio. Ha terminato il turno dei relatori la giovane presidente dell’Associazione Policentrica ONLUS Antonella Marrocchi, che ha spiegato come Policentrica sia nata inizialmente da un social network come facebook, come scambio di idee sugli accadimenti del post-terremoto, e che quindi la ricostruzione non sia solo un problema tecnico, ma soprattutto un problema sociale. Ha parlato di sviluppo sostenibile del territorio come opportunità, di una città organizzata in una visione sistemica che riguardi l’intero comprensorio, mettendo in relazione tutti i nodi che compongono la rete territoriale aquilana. Si è parlato della creazione di un parco lungo il fiume Aterno sempre nell’ottica della partecipazione. Ha moderato l’incontro il Prof. Raffaele Colapietra, già professore di storia moderna presso l’Università di Salerno che ha sottolineato come l’Aquila vive di un provvisorio che ancora non finisce, in quanto viviamo di un nuovo che è ancora provvisorio. Per lo storico aquilano, la perdita della città è avvenuta in ventiquattro ore, mentre la consapevolezza della perdita è avvenuta più tardi. Ora però, ha sottolineato Colapietra, bisogna essere più moderni, L’Aquila deve fondarsi su qualcosa che sia qualcosa che va “oltre” la sua storia. E’ importante una nuova lettura e vivibilità del territorio, cosa di cui abbiamo tutti, estremamente bisogno.


18 Aprile 2012

Categoria : Cronaca
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