UIL: continuità confronto governo
Pescara – (di Roberto Campo, UIL Abruzzo) – Per valutare il significato e i risultati dell’incontro del 17 aprile con il Ministro Barca bisogna distinguere tra i temi di sua più diretta competenza e quelli che richiedono il coinvolgimento anche di altri Ministri. Si profila nel prossimo futuro l’assegnazione all’Abruzzo di risorse aggiuntive, da quantificare ma nell’ordine di svariate decine di milioni, derivanti dal riparto di fondi nazionali/interregionali originariamente stanziati per gli obiettivi di servizio e gli attrattori (culturali, naturali, turistici). Ciò consentirà all’Abruzzo di finanziare politiche sociali oggi in sofferenza, per l’infanzia e la non autosufficienza. La Uil condivide l’idea che ciò avvenga di concerto con l’analogo piano delle regioni meridionali.
Per quanto riguarda i 90 milioni per L’Aquila, è imminente la convocazione preventiva delle parti sociali locali per condividere le modalità di utilizzo di queste risorse (in regime di de minimis).
Sul negoziato europeo in corso per il ciclo di programmazione 2014-2020, c’è l’impegno del Governo nei confronti dell’Abruzzo affinché le risorse a nostra disposizione siano o quelle derivanti dal riconoscimento di un obiettivo specifico per le regioni in transizione oppure equivalenti anche qualora si confermi la nostra collocazione in un nuovo obiettivo competitività .
Master Plan: il Ministro ha condiviso che va superata la gerarchia tra ricostruzione prima e sviluppo poi e ha indicato un primo atto conseguente in questo senso nei 16 milioni di co-finaziamento nazionale per il Gran Sasso Institute annunciato dal Presidente del Consiglio Monti il mese scorso all’Aquila, che si aggiungono ai 16 milioni stanziati dalla Regione. Altre scelte di investimento potranno seguire. Sta all’Abruzzo rivisitare il suo Master Plan per enucleare progetti meritevoli di attenzione, in sinergia con rimodulazioni del FAS (come quelle già individuate per le aree di crisi), cui il Ministro ha assicurato massima celerità di procedure.
Contratti di Sviluppo: il Ministro ha accolto in via di principio l’istanza del Patto che respingeva l’idea che i Contratti di Sviluppo dell’Abruzzo (9 progetti, tra cui Denso) debbano sottostare a regole nazionali ma essere finanziati solo con risorse locali. Pur mancando al momento risorse nazionali, se ne potrà ragionare.
Per quanto riguarda il credito, è imminente una misura nazionale del Ministero Sviluppo Economico.
Altri temi affrontati nell’incontro dovranno interessare anche altri Ministri: Passera (sviluppo economico e infrastrutture); Profumo (istruzione e Università ); Catania (sviluppo rurale).
È chiaro che per continuare ad ottenere risultati, l’Abruzzo dovrà elevare la sua capacità di elaborare e condividere progetti: dalle rimodulazioni del FAS, al miglioramento della qualità della spesa dei Fondi Strutturali, alla rivisitazione del Master Plan, all’individuazione di opzioni, anche alternative, per rientrare nei piani strategici nazionali sulle Infrastrutture, come si è cominciato a fare nell’incontro di ieri.
Luoghi unitari di confronto come la Consulta del Patto per lo Sviluppo sono a questo scopo indispensabili.
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