Processo GR: l’Italia che trema ogni giorno
L’Aquila – Un excursus tra i terremoti, questa mattina (mentre alle 10 e 29 si registrava una scossa 2,6 ml tra L’Aquila e la Marsica, tanto per cambiare) al processo alla Commissione Grandi Rischi, CGR, con la testimonianza di Franco Gabrielli, che divenne prefetto a L’Aquila in coincidenza con il sisma dell’aprile 2009. Oggi Gabrielli è il capo della Protezione civile nazionale, e come tale ha fornito una serie di dati sulla frequenza e sulla quasi continua presenza di fenomeni sismici nel nostro paese, che “trema” dalle Alpi a Lampedusa quasi ogni giorno. Ciò nonostante, “in Italia la maggior parte dei comuni non dispongono di un piano di protezione civile. In sede di riforma del Dipartimento della protezione civile, in discussione, ho chiesto di sanare questo aspetto, dando al Dipartimento la possibilita’ di interagire, ma al momento non e’ possibile. La pianificazione spetta ai Comuni e alla Provincia mentre la regia spetta alle Regioni. I piani devono esistere, essere effettivi ed essere conosciuti”. Parole di Gabrielli, che suonano particolarmente significative ricordando che neppure L’Aquila aveva strumenti di prevenzione e protezione, pur essendo noto da anni che molti edifici erano a rischio crollo. Cominciando dalla prefettura.
Dal momento del mio insediamento, nel novembre 2010 fino ad oggi, in Italia sono state registrate 17.901 scosse. Di queste 29 sono state sciami sismici che hanno avuto una durata da tre ai 17 mesi in un raggio. Il raggio di azione variava da un chilometro e tre chilometri. Quattro sciami sono ancora in atto. Infine 13 sciami hanno avuto piu’ di 100 scosse, sette si sono evoluti in 200 scosse e due in mille scosse”. Lo ha detto all’Aquila, il Capo dipartimento della protezione civile, Franco Gabrielli, chiamato come teste della difesa nell’ambito del processo del post sisma aquilano contro i sette esperti della commissione grandi rischi. I capi di imputazione per tutti sono di omicidio colposo, disastro colposo e lesioni personali colpose. “Dei 29 sciami registrati in Italia dal 2010 ad oggi – ha aggiunto Gabrielli – 15 hanno avuto scosse uguali o superiori a 3.5. Sono stati registrati dodici singoli eventi di 3.5, altri nove in mare con magnitudo sempre di 3.5. Da tempo stiamo monitorando il Pollino a cavallo tra la Calabria e la Basilicata per uno sciame in atto”.
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