Piccole mentalità all’abruzzese
Leggiucchiando e gustandoci la radio, apprendiamo che negli Stati Uniti, cinquant’anni avanti all’Italia in tante cose, si premiano e si valorizzano i giornali on line. Sì, proprio come quello che state leggendo, come il nostro e altri. Il giornalismo on line è ritenuto una evoluzione dell’informazione, in conformità con i tempi e la comunicazione planetaria. I giornali elettronici, del resto, parlano con i numeri: in Abruzzo quelli che operano regolarmente 24 ore su 24, raccolgono decine di migliaia di lettori, molti, molti di più di quelli dei giornali cartacei. E’ stupido far finta di niente.
I quotidiani stampati, del resto, lo hanno ben capito da tempo, se affiancano alla carta il sito informativo on line.
In Abruzzo, invece, permangono piccole mentalità , anche nelle teste pensanti che ci governano. I giornali elettronici sono snobbati, considerati di serie inferiore, o forse solo visti come fumo negli occhi, perchè svincolati da poteri e influenze politiche, almeno in molti casi. La Regione elargisce copiose risorse pubblicitarie ai cartacei, porta con sè in gita a Verona le tv, sorride e fa l’occhiolino. I siti giornalistici? Puzzano di zolfo, sono inaffidabili e incontrollabili, giornalismo carogna come alcune regioni dai conti fuori posto.
Tutto ciò è sbagliato sotto ogni punto di vista. L’Abruzzo virtuoso e moderno, resta in certe menti polveroso e antiquato, ma soprattutto timoroso di essere giudicato e raccontato da un giornalismo che è, oggi, quello di domani. Piccole mentalità casarecce e micragnose. Passeranno, mentre i giornali on line resteranno. Anche i piccoli al tramonto fanno ombre lunghe…
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