PD su incontro con Barca
Pescara – «Al fianco delle richieste di ciò che spetta all’Abruzzo, cercando prima di tutto di chiarire definitivamente risorse disponibili e tempi, l’Abruzzo deve candidarsi a svolgere un ruolo nazionale dentro il contesto Europeo. Dobbiamo sapere, cioè, ciò che vogliamo essere: è questa la sfida da lanciare. Noi lo facciamo con la nostra proposta». Lo ha detto il Capogruppo del PD, Camillo D’Alessandro, in occasione dell’incontro con il Ministro della Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, avvenuto oggi pomeriggio nella sede di Pescara del Consiglio regionale dell’Abruzzo.
«L’Abruzzo – prosegue Camillo D’Alessandro – insieme con le Regioni Molise e Marche, è fuori dai corridoi europei che attraversano l’Italia, e, soprattutto, è fuori dalle direttrici dell’alta velocità, che a nord si ferma a Ravenna, e a sud, come è noto, devia da Bari verso Napoli, raggiungendo così il nord attraverso la dorsale tirrenica».
«Ciò che manca in Italia – insiste ancora D’Alessandro – è lo snodo centrale capace di collegare nord e sud da un lato, e i due mari (Adriatico e Tirreno) dall’altro. Esattamente ciò che proponiamo noi, la realizzazione di un sub-corridoio nazionale, già individuato dal Ministero delle Infrastrutture come “Territorio-Snodo” nel 2006, e mai attuato, collegabile, sull’altra sponda, proprio a Ploce dove inizia il corridoio che attraversa l’Europa transfrontaliera».
«Si esce dall’isolamento – rilancia il Capogruppo del PD – proponendo alleanze con le nostre prossimità, che in questo caso il Governo nazionale deve sostenere, in quanto capaci, insieme, di candidarsi a risponde a una necessità nazionale, cioè ospitare lo snodo verso i Balcani. Se ci riconoscono questa funzione, allora possiamo porre il problema della velocizzazione dei trasporti su ferro nord-sud ed il collegamento con Roma, altrimenti – osserva D’Alessandro – la nostra solitudine e i nostri numeri non potranno giustificare né attenzione, né risorse vere».
«L’obiettivo è, dunque, di connettere la penisola balcanica a quella iberica attraverso una piattaforma logistica dell’Italia centrale in un’area compresa tra Ancona e l’Abruzzo, diventano lo sondo nord-sud tra Ravenna e Bari da un lato ed il collegamento verso il Tirreno nella logica di connessione Roma-Abruzzo-Ploce tappa finale del corridoio europeo. In tale contesto si giustifica l’obiettivo del prolungamento della alta velocità che oggi si interrompe a Ravenna, verso Bari. All’interno di tale strategia – conclude l’esponente del PD – si propone di candidare la Sangritana ad essere vettore di ferro interregionale».
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