Megalò 2, Regione e vendette
Pescara – (di Maurizio Acerbo, consigliere regionale) – SCATOLONI INVADENTI, NESSUNO CI DIFENDE DAVVERO – E’ molto istruttiva la lettura della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per l’ Abruzzo – sezione staccata di Pescara relativa al cosiddetto “Megalò 2 la vendetta”. Apprendiamo infatti che chi doveva difendere l’interesse pubblico si è ben guardato dal farlo anzi ha fatto di tutto per rendere possibile un intervento che non solo poteva essere evitato ma che doverosamente andava bloccato.
La Sirec srl impugna il parere negativo del comitato V.I.A. ma non si costituiscono in giudizio nè il Comune di Chieti nè il Comune di Cepagatti a cui i cittadini e i commercianti possono rivolgere i loro ringraziamenti. Leggiamo invece che: “Si è costituita in giudizio solo la Regione Abruzzo senza depositare memorie difensive”.
Praticamente la Regione Abruzzo non ha difeso il proprio provvedimento. Perchè questo è accaduto? Responsabilità del direttore Sorgi o dell’avvocatura? Chiederò chiarimenti con un’interrogazione. Sorge il dubbio che persino i no del Comitato V.I.A. siano solo pro-forma visto che non li si difende poi davanti alla giustizia amministrativa. Preso atto che Regione e Comuni non ci difendono da questa invasione di scatoloni anzi le inventano tutte per farla andare avanti, propongo di costituire un tavolo tra associazioni ambientaliste e organizzazioni di categoria del commercio per verificare la possibilità di contrastare sul piano legale questi devastanti progetti”.
(Ndr) – Acerbo, che ha buona memoria, ricorderà che in Abruzzo la grande distribuzione ha sempre avuto ponti d’oro e porte aperte, da almeno vent’anni ad oggi, ovunque e in barba a qualsiasi tentativo di opposizione (a dire il vero sempre flebile). Se non fosse così, la nostra non sarebbe la regione con la più alta concentrazione – in percentuale e in rapporto alla popolazione – di grandi centri commerciali. Per non parlare dei piccoli, giunti come nugoli di cavallette. Parlano, come sempre, i fatti, e non le bocche ciarliere di politici di turno che trovano sempre qualche tipo di spiegazione e giustificazione. A danno fatto, naturalmente. Teniamoci gli scatolini e i mostri della distribuzione che, peraltro, di questi tempi sono quasi sempre semivuoti.
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