Borsacchio, sciopero fame Rapagnà


L’Aquila – LA RISERVA SAREBBE A RISCHIO – Uno sciopero della fame per la salvezza della Riserva Naturale Regionale del Borsacchio istituita nei Comuni di Roseto degli Abruzzi e di Giulianova. Lo sta attuando l’ex parlamentare Pio Rapagna’ (foto) che spiega: “Ho dato inizio ad uno sciopero della fame per chiedere al Consiglio regionale la salvezza della Riserva Naturale Regionale del Borsacchio istituita tra Roseto e Giulianova, sula fascia costiera. Il Consiglio regionale, infatti, il prossimo 24 aprile, si trovera’ ad esaminare il Progetto di legge presentato dal Consigliere del FLI Berardo Rabuffo e fatto proprio dalla maggioranza di centrodestra della seconda Commissione presieduta dal consigliere Luca Ricciuti. Tale Progetto dei Legge – spiega Rapagna’ – prevede la ‘Revisione e la riperimetrazione’ dei confini della Riserva. Nell’ordine del giorno della stessa seduta, e’ stato però inserito anche il Progetto di legge presentato dal capogruppo del PDL Lanfranco Venturoni, chiamato in aula senza relazione. Tale Progetto di Legge se approvato, comportera’ la completa e definitiva cancellazione di ogni e qualsiasi ‘Riserva Naturale Guidata’ nei Comuni di Roseto degli Abruzzi e Giulianova. Con questa mia nuova iniziativa ‘non violenta’ e profondamente ‘Celestiniana’, che andra’ avanti per tutto il tempo che sara’ necessario, chiedo al Presidente della Giunta regionale Gianni Chiodi, al presidente della Amministrazione Provinciale di Teramo Valter Catarra, al sindaco di Roseto Enio Pavone e al sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro di procedere con somma urgenza e, se possibile, prima della seduta del Consiglio regionale del 24 aprile prossimo, alla nomina e all’insediamento dell’Organo di Gestione della Riserva, cosi’ come stabilito dallo stesso art. 69 della Legge Regionale 8 febbraio 2006, n. 6. Lancio un appello prima di tutto ai Cittadini di Roseto e Giulianova, affinche’ – conclude Rapagna’ – sostengano questa iniziativa ‘non violenta’ e vi partecipino ‘attivamente’ promuovendo iniziative spontanee di sensibilizzazione e, per quanto possibile, effettuando almeno un giorno di digiuno ‘simbolico’ a rotazione”.


16 Aprile 2012

Categoria : Cultura
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