Costi politica e partitocrazia


Roseto – (di Pio Rapagnà, ex parlamentare) – I Cittadini abruzzesi se ci tengono ad ottenere una prima “riforma” ed una forte e concreta riduzione dei “costi della politica”, devono farsi carico direttamente e personalmente di promuovere specifici Referendum con l’obiettivo di abrogare, in tutto o in parte, una serie di Leggi regionali le quali, nel corso degli ultimi 40 anni, hanno reso sempre più intollerabili i costi della partitocrazia e gli sprechi amministrativi delle strutture regionali, provinciali, comunali e dei loro rispettivi e innumerevoli “enti strumentali”.

In particolare è necessario ridurre l’enorme potere dei partiti e dei loro apparati, l’afflusso ininterrotto nelle loro casse di risorse economiche, finanziamenti pubblici e privati, spesso frutto di tangenti e dazioni in nero che, alla luce della corruzione predominante e generalizzata che quotidianamente la Magistratura e gli Organi di controllo stanno facendo emergere alla luce del sole, non sono più accettabili e in nessun caso più giustificabili.

Il Consiglio Regionale dell’Abruzzo, non ha ancora mantenuto l’impegno di attuare una riforma della legge elettorale e una riduzione degli Enti strumentali e delle Società partecipate, al fine di contenere gli eccessivi costi e tagliare drasticamente gli sprechi.

I Costi della politica e della partitocrazia in Abruzzo sono altissimi e gravano da anni e pesantemente sulle spalle dei cittadini, degli utenti dei servizi e dei bilanci pubblici, mentre da parte dei soggetti che a turno “scendono in campo” si registra una litania di annunci e iniziative fumose, senza programmazione e razionalità strategica e in assenza completa di rigorosa verifica circa i risultati eventualmente raggiunti: per questo vengono sottovalutati e “irrisi” i controlli richiesti.

In tale situazione, che è sempre più grave sul piano dei costi e della facile corruttibilità, è necessario cambiare il modo di fare politica, affrontando di petto e senza sconti per nessuno la “questione morale” e l’attuazione di un metodo più democratico per la selezione della classe dirigente, a cominciare dalla modifica della Legge per la elezione del prossimo Consiglio Regionale, con l’abolizione del “listino bloccato” del candidato Presidente della Regione, le elezioni primarie per la scelta di tutti i candidati, l’abrogazione del finanziamento pubblico e del rimborso elettorale alle liste, ai Gruppi consiliari, ai singoli Consiglieri ed ai partiti di riferimento.

E’ necessario perciò, promuovere specifici “Referendum Regionali abrogativi” per ottenere, attraverso la democrazia diretta e la partecipazione popolare dei Cittadini, una significativa ed “esemplare” riduzione di costi, sprechi e privilegi: taglio delle “indennità aggiuntive” dei Consiglieri e Assessori regionali, degli organi di vertice di nomina politica, delle consulenze esterne e dei contributi con il contestuale scioglimento di alcuni enti strumentali.

Occorre stimolare dal basso una “grande riforma”, e raccogliere “una per una” le 25.000 firme “autenticate” necessarie per lo svolgimento dei vari referendum promossi, “anticipando” una classe politica molto “svogliata e distratta” e mettendola davanti al fatto compiuto prima delle prossime elezioni regionali.

Il Comitato promotore chiede e si aspetta un “segnale forte” da parte dei Cittadini abruzzesi i quali, nei prossimi giorni, dovrebbero fare sentire alta e forte la loro voce, la loro indignazione e il loro sostegno alla iniziativa referendaria, per trovare, nelle attuali circostanze di grave crisi economica ed in presenza di una corruzione tale e di una criminalità amministrativa “diffusa, capillare e generalizzata”, la forza e il coraggio di mettersi contro “i poteri forti” e dare inizio alla raccolta delle firme.


14 Aprile 2012

Categoria : Dai Lettori
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.