Taccuino: Imprudente, Petrilli, Centi
L’Aquila – IMPRUDENTE – Scrive il consigliere comunale Emanuele Imprudente del MPA: “E’ incredibile. A quattro mesi di distanza dal sisma del 6 aprile, gli uffici del Comune sono ancora un vero e proprio “spezzatino”, dislocati nelle parti più disparate della città e dunque quasi del tutto impossibilitati a fornire un adeguato servizio ai cittadini. La logistica delle proprie strutture era la prima cosa che una saggia amministrazione avrebbe dovuto curare. Invece, dopo 160 giorni, bisogna ancora una volta percorrere distanze allucinanti per trovare un servizio o un altro. Senza considerare che la riapertura della sede di via Rocco Carabba ha comportato il trasferimento di due strutture essenziali per la ricostruzione e l’emergenza – quella delle politiche abitative e dei contributi per l’autonoma sistemazione, nonché quella deputata a ricevere le domande per la ricostruzione – in locali privi di telefono e di collegamenti on line.
E, dopo la “boutade” della Regione (tutti sapevano che questo Ente era in fase avanzata di trattative per l’acquisizione del palazzo nei pressi del Tar e che il Comune non aveva alcuna possibilità di prenderlo in fitto), l’amministrazione attiva naviga ancora a vista, lasciando i dipendenti abbandonati a se stessi e in condizioni di lavoro disagiate, e gli aquilani privi di punti di riferimento certo.
Un invito al Sindaco Cialente. Esca dalla scuola della Guardia di Finanza e, per la prima volta dal sisma, vada in mezzo alla gente. Trovi una localizzazione che consenta ai cittadini di raggiungere con facilità lui e gli uffici. Credo che gli aquilani abbiano bisogno di contatti diretti e di risposte immediate, che finora sono mancati.
GIULIO PETRILLI – Scrive Giulio Petrilli del PD aquilano. “A Nichi Vèndola, governatore della Puglia oggi in una lettera indirizzata al PM dell’inchiesta sulla sanità di Bari Digeronimo scrive: “Qui i briganti prendono il posto dei galantuonimi… lei è così presa dalla sua inchiesta che forse non si è accorta di come essa clamorosamente precipita fuori dal recinto della giurisdizione, sono diventato io, la mia immagine, la mia storia, la posta in gioco di questa ignobile partita. Non dico altro.Il dolore lo può intuire. Qualcuno stà costruendo scientificamente la mia morte. Per me che amo disperatamente la vita è difficile non reagire. Le chiedo solo di riflettere su queste scarne parole.” Parole quelle di Vendola che colpiscono profondamente per la loro intensità, ai tanti suoi detrattori, non ai critici, queste parole dovrebbero almeno far aprire lo spiraglio al dubbio, alla riflessione. A qualche direttore di quotidiano regionale che lo ha irriso nei suoi editoriali un invito a leggere integralmente quella lettera. Una lettera che stimola una vera riflessione sul garantismo”.
CONTROALISEO – Olio e sale per le tendopoli – Scrive Ugo Centi: “E’ andato alla ditta “Beccafico” di Pierluigi Panella l’appalto, indetto dal Comune, per la fornitura di 16 mila litri di olio (8 mila di olivo e 8 mila di mais) e mille chili di sale per le esigenze delle tendopoli. L’importo totale degli acquisti di derrate alimentari messi a bando dal Comune supera di molto il milione di euro”.
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