Istituzioni, attente al treno
Pescara – Treni e collegamenti a rischio in primo piano, oggi, al consiglio comunale. Le assise hanno approvato con 23 voti favorevoli, un ordine del giorno con il quale si invitano “gli esecutivi comunale, provinciale e regionale e i parlamentari abruzzesi ad assumere ogni opportuna iniziativa finalizzata a una positiva evoluzione delle strategie aziendali di Trenitalia sul territorio regionale, con particolare riferimento al nodo pescarese”.
Da perseguire alcuni obiettivi prioritari, dice il documento: “Incrementare e razionalizzare l’offerta complessiva sulla Direttrice Adriatica eliminando i rilevanti ‘buchi’ nell’orario; ripristino dell’utilizzo di ETR 500 per i collegamenti Freccia Bianca con Milano in modo da ridurre i tempi di percorrenza a 4 ore circa; ripristino dei collegamenti diretti della Direttrice Adriatica verso Venezia, Torino e Verona; incrementare l’offerta sulla Direttrice Adriatica con treni regionali veloci, al fine di contenere i costi per l’utenza; velocizzare l’offerta sulla direttrice Pescara-Roma fino a recuperare i tempi del 1980 (3 ore e 17 minuti); migliorare le attivita’ manutentive del materiale rotabile, al fine di ridurre guasti, disservizi, soppressioni improvvise e migliorare le condizioni igieniche”. E’ stato promosso poi un tavolo permanente di lavoro con la partecipazione delle associazioni dei consumatori e delle organizzazioni sindacali di categoria e i rappresentanti istituzionali della citta”. Nel documento si sottolinea che “le scelte organizzative di Trenitalia, in ordine alle politiche aziendali poste in essere nella regione Abruzzo e in particolare a Pescara, risultano incomprensibili, creando insopportabili disagi ai cittadini, vista l’eliminazione dei collegamenti InterCity verso Milano, Torino, Venezia e Verona”. Ai lavori ha partecipato il deputato Vittoria D’Incecco (l’unica ad aver raccolto l’invito insieme ai rappresentanti sindacali), che si e’ detta disponibile a “mettere in campo un’azione sinergica con tutte le istituzioni locali, regionali e nazionali, per tutelare gli interessi degli abruzzesi e assicurare al nostro territorio un sistema ferroviario competitivo e moderno”.
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