Il turismo si sgretola: Abruzzo messo in ginocchio, senza promozione e immagine


7e430f5bc36125ca1L’Aquila – Comincia il periodo di ferragosto, e la stagione mostra il vero volto: in cifre e percentuali, un disastro, almeno il 30% di meno solo rispetto all’anno scorso. Un dato che la dice lunga, è incontestabile, e che i vari esperti e costruttori di ipocrisie statistiche non potranno migliorare nè spiegare. La verità è una sola: l’Abruzzo è stato rovinato in minima parte dalla crisi, in massima parte dalla propria incapacità di affrontare le situazioni e reagire attutendo i danni. Almeno attutendoli. Arrivi in calo (soprattutto sulla costa da Martinsicuro a Vasto) evidentemente a causa del terremoto. Disdette di prenotazioni a migliaia, evidentemente a causa del terremoto. Questo era evidente e facilmente prevedibile, almeno da chi sta seduto a prendere stipendi e gettoni di tutto rispetto, se si possiedono i requisiti per gestire il settore turismo. Ad aprile, già a Pasqua, si sarebbe dovuto immaginare che in Abruzzo sarebbero arrivati ben pochi, semplicemente per il terremoto. C’era tutto il tempo per costruire, programmare, elaborare una ferma e penetrante campagna di promozione e immagine, da lanciare sui grandi mass media e non soltanto sui soliti fogli locali amici e magari poi indulgenti sugli erroti madornali che si compiono da sempre. Bisognava dire a tutti, in Italia e in Europa (sono crollati anche gli arrivi di stranieri, infatti, che sono sempre pochi, ma ci sono, specie nel Teramano), che il terremoto non aveva distrutto l’Abruzzo, ma soltanto la zona aquilana. Specificare con frasi efficaci, semplici, chiare, che terremoto non voleva dire Abruzzo, ma L’Aquila. La prova? I tutori del turismo parlino, come abbiamo fatto noi, con gli albergatori: sapranno che ancora oggi tanti chiamano per sapere: “Da voi come va il terremoto?”. Al mare niente, qui non è accaduto nulla, dicono agli albergatori. Dunque, la paura riguardava il terremoto “in Abruzzo” e chi si occupa di turismo doveva prevenire e impedire con mezzi efficaci questo fenomeno, prevedibile anche da un bambino. Ma non da una giunta regionale e da un’agenzia regionale del turismo…
Ora il disastro del -30% c’è, e non si avrà il tempo per rimediare. Se qualche pienone arriverà il 14 e 15 agosto, non vorrà dire nulla: attualmente ci sono camere libere in quasi tutti gli alberghi. E molti sfollati ancora, che, per fortuna, qualche entrata nel bilancio del turismo lo hanno portato.
Oggi, come sempre, traffico intenso specie sull’autostrada A-14 con rallentamenti e code tra Pineto-Atri e Pescara Sud in mattinata. Tempi di percorrenza dilatati, ma tutto sommato niente di grave. Movimento anche su altre strade, specie la Teramo-Mare. Ma il ferragosto di una volta era ben diverso.


08 Agosto 2009

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati