Macrini apre stagione Florian Stabile


Pescara – Rolando Macrini (foto) apre la stagione del Teatro Stabile di Pescara con “Cuore di Cane” . Uno spettacolo “fuori di testa” ispirato al romanzo di Bulgakov. Debutto in prima assoluto in Abruzzo. Sarà “Cuore di cane” di e con Rolando Macrini (regista e allievo della Mama Experimentale Theatre), a inaugurare la programmazione del Florian Teatro Stabile d’Innovazione nell’ambito del Florian Flussi Accadimenti Plurimi, domani, venerdì 13 aprile, alle 21.
Lo spettacolo è ispirato al romanzo di Michael Afanasevich Bulgakov. Debutta in prima assoluta in Abruzzo e segna il ritorno del regista Macrini, abruzzese doc, in regione, dopo anni di studio e lavoro anche all’estero. Cuore di cane racconta la storia di un rappresentazione teatrale mai messa in scena, lo sfogo ironico di un regista, lo sguardo interiore e frustrato. Un monologo intenso sul rapporto tra teatro, regista e attore. E’ ambientato a Mosca (1925), sullo sfondo del romanzo di Bulgakov, in cui un cane randagio muore di freddo e di fame in una viuzza del centro della capitale russa. Le musiche originali sono di Rolando Macrini. Dopo diversi tentativi compiuti tra il teatro stabile della Romania e il CUT di Viterbo, Rolando Macrini, direttore artistico, regista e compositore presso il Centro Universitario Teatrale dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo e artista in residenza presso La MaMa Experimental Theatre Club di New York e La MaMa Umbria International, decide di mettere in scena da solo la regia di un sospirato spettacolo di teatro sperimentale mai realizzato. Nasce così l’idea di Cuore di Cane piccolo capolavoro della letteratura russa del novecento. Lo Spettacolo è in realtà il racconto di una regia mai messa in scena, di uno spettacolo sperimentale visuale contestualizzato da sole sette parole, parolacce. L’influenza del teatro sperimentale off-off Broadway de La MaMa e del cosiddetto “teatro del mondo” rivendicano, in questo progetto poetico, la propria originalità comunicativa al di là delle barriere linguistiche, oltre le parole, oltre l’impossibilità di andare in scena.


12 Aprile 2012

Categoria : Cultura
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