Rientri? Da giugno quasi 9.000, con paura


L’Aquila – I rientri in città e nei dintorni, almeno nelle case che hanno riportato pochi danni? C’è un dato, fornito oggi da Lorenzo Alessandrini (Protezione civile): sarebbero tra giugno e oggi 8-9.000. Quelli avvenuti tra ieri e oggi, imposti dalla Protezione civile, ammonterebbero invece solo a poche centinaia. I primi, come i secondi, accompagnati da preoccupazioni e in molti casi anche paura. La terra ha sempre continuato a tremare, anche lo sciame sismico, numeri alla mano e dati dell’Istituto di Geofisica, pare attenuato sia in intensità che in frequenza. La paura, dicevamo, non diminuisce. La scossa giunta dalla Ciociaria ieri l’ha ridestata, se non a L’Aquila, in diverse altre zone della provincia, specialmente Marsica, Valle Roveto, Parco nazionale d’Abruzzo, dove è vivo il ricordo del terremoto del maggior 1984, generatosi nel medesimo epicentro di ieri, la Val Comino, tra Abruzzo e Ciociaria, area del Frusinate. Anzi, sono cominciate a ricorrere voci concitate, immotivate, ma inarrestabili, su prossime scosse, previsioni oscure quanto infondate, timori che il 6 porti sfortuna. Purtroppo siamo a questo livello: c’è chi non dice, ma in cuor suo teme il 6 settembre. Non c’è un motivo valido al mondo per avere certi timori, ma vai a scalzare dalle menti più ingenue e incolte che il 6 si ripterà ancora… 666 è il numero del demonio, del male, in un’antica e tenebrosa credenza che ha radici nei secoli.
Nulla di tutto ciò, è chiaro, ha il minimo fondamento. Però tutto fa brodo e contribuisce a creare inquietudine, che qualcuno coglie come un’occasione per suscitare dicerie, pensieri nefasti. Forse un disegno ben orchestrato da furbi manipolatori di coscienze malferme e cervelli creduli, per ritardare un ritorno alla normalità, nel timore che le scosse continuino. Si vive male sentendo tremare il pavimento o la terra sotto i piedi, e guardando una città che porta (e porterà) ferite tremende sul suo volto contraffatto.
Le autorità assicurano che le case agibili lo sono davvero, e si afferma che le utenze gas sono riallacciate a migliaia. Il censimento in corso di chi la casa non ce l’ha più dirà quale è la vera dimensione del fenomeno. Secondo dati che dovrebbero indurre all’ottimismo, le iscrizioni nelle scuole seguirebbero un andamento regolare, più o meno simile ai valori soliti. I sindacati della scuola temono problemi sia per le sedi che per gli insegnanti, specie per i precari, e chiedono modalità di maggiore flessibilità e adattamento alle situazioni della zona aquilana. Agosto passerà in numeri e dati, che scaturiranno soprattutto dal censimento in atto. Settembre sarà molto più decisivo.


07 Agosto 2009

Categoria : Cronaca
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