Pasqua fredda, pasquetta di più

L’Aquila – BUONA AFFLUENZA NEI MUSEI RIMASTI APERTI – Le previsioni parlavano, all’unanimità, di calo delle temperature e piogge con attività elettrica. Come sempre, la natura è andata molto oltre, riportando una sferzata di inverno, e persino neve sul Vesuvio, escursioni termiche accentuate, piogge, vento, temporali. Inverno in Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo. Sui monti abruzzesi manco a dirlo è tornata la neve oltre i 1500 metri, ma nel versante adriatico anche a quote collinari. Oltre i 1000 metri, le minime questa mattina all’alba erano intorno agli zero gradi. In molti paesi dell’area del Gran Sasso ieri sera nevicava come a febbraio.
Strano? Nemmeno tanto. Tradizionalmente Pasqua è palestra per il maltempo, e pasquetta ancora di più. Spesso e volentieri nell’Aquilano ha nevicato con la resurrezione e le processioni del venerdì santo. Se marzo è bizzarro, aprile non è da meno, ed eccoci qui – questa mattina – con il cielo tornano sereno, ma un freddo decisamente intenso e vento gelido che tiene dentro tutti gli aspiranti gitanti del lunedì di Pasqua. Compatibilmente con le ristrettezze economiche (che già hanno pesato duramente ieri) la gente si rintana nei locali. Il freddo non è arrivato solo dalle nostre parti, ma anche in mezza Europa. Forse sarà il caso di convincerci che gli equilibri meteo non esistono più e che i cambiamenti anche molto accentuati possono aversi in pochissimo tempo, talvolta in pochi minuti.
Il maltempo ha, come sempre, anche degli aspetti positivi: spinge la gente fuori casa, ma verso mete al coperto. Per esempio i musei, molti dei quali sono rimasti aperti oggi e lo erano anche ieri. E? andata ben nei siti archeologici. A Teramo buona affluenza nella pinacoteca per ammirare le maioliche, ma anche a Chieti, Celano e L’Aquila parecchi visitatori. A Orsogna il Sole ha aiutato la manifestazione dei Talami, svoltasi oggi, dedicata al tema “Dio educa il suo popolo”, presenti ospiti della città inglese di York che annovera manifestazioni simili.