Rapagnà: 4000 case abbandonate


Roseto – (di Pio Rapagnà) – Il Coordinamento Regionale del Mia Casa, subito dopo il terribile evento sismico verificatosi a L’Aquila ed in tanti altri Comuni, ha effettuato una rapida verifica sulla attuale situazione delle famiglie rimaste senza una casa e, in particolare, sulle pesantissime ed incredibili conseguenze distruttive che il terremoto ha avuto sulle Case Popolari ex-GESCAL e su buona parte del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica e privata.

Purtroppo, buona parte del nucleo centrale delle circa 6.870 abitazioni di Edilizia Residenziale Pubblica gestite dall’ATER-ex-IACP e dai Comuni sono state danneggiate, lesionate ed in parte irrimediabilmente distrutte: tutte gli edifici e tutte le oltre 4.000 abitazioni di L’Aquila e dei Comuni vicini all’epicentro del sisma sono state abbandonate.

Le abitazioni private e quelle in regime di locazione, come moltissime altre, sono andate distrutte o gravemente danneggiate, così come le circa 4.500 abitazioni realizzate dalle Cooperative e loro Consorzi e attraverso l’edilizia pubblica convenzionata, agevolata, contrattata ed attraverso l’intervento diretto di fondi pubblici per i mutui prima casa e attraverso enti a partecipazione statale (circa 1.300 abitazioni di proprietà Inail, Inps, Inpdap, Incis, Banche e Istituti di Credito), molte delle quali completamente o in parte riscattate dagli assegnatari ed altre gravate da mutui, anche ipotecari.

Le autorità del Governo nazionale e della Regione Abruzzo, in attesa della ricostruzione, dovrebbero provvedere, attraverso atti formali specifici, alla sospensione a tempo indeterminato dei pagamenti delle rate mensili dei mututi abitativi, dei canoni di locazione negli alloggi popolari amministrati dall’ATER provinciale di L’Aquilai e negli appartamenti in locazione da privati e società immobiliari, delle spese per servizi pubblici e condominiali, eventuali ritardati pagamenti, arretrati ed eventuali morosità già inseriti a ruolo dalle società di riscossione e le spese facenti parte di procedimenti legali per richieste di sfratti esecutivi già davanti al magistrato.

La Regione, in questi giorni drammatici e di grande diperazione e dispersione territoriale, dovrebbe lanciare un messaggio di speranza dicendo che nessuna famiglia assegnataria di una casa popolare e inquilina di un appartamento privato, che ha dovuto abbandonare la propria abitazione, rimarrà senza casa e senza sostegno economico, e che tutti gli alloggi di edilizia residenziale pubblica verranno salvaguardati, recuperati, ricostruiti ed adeguati alle norme antisismiche e nel rispetto della qualità del vivere e dell’abitare che fino ad ora sono state ignorate.

Su queste proposte, così come per l’immediato soccorso, gli inquilini ed assegnatari abruzzesi, sebbene dispersi come le altre famiglie duramente colpite negli affetti e nei beni, sono impegnati su tutto il territorio regionale, così come hanno sempre fatto con dignità e tenacia dal 1986 ad oggi, rinviando a tempo debito le necessarie proteste e critiche circa le ingiustificabili responsabilità per errori, omissioni e suttovalutazioni più volte denunciate in questi durissimi anni.

Nel frattempo, per ogni informazione gli inquilini e gli assegnatari delle zone terremotate possono rivolgersi ai numeri fissi: 085-8944932 e 085-9150464 ed al Cellulare 330.431480 – mentre nei prossimi giorni speriamo di poter fare essere presente a L’Aquila un camper attrezzato come punto mobile di assistenza e consulenza. Buona Pasqua, ma con la morte nel cuore.

Roseto degli Abruzzi, 11.4.2009

per il Coordinamento Mia Casa d’Abruzzo

Pio Rapagnà – Segretario regionale


07 Aprile 2012

Categoria : Dai Lettori
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