Scioperi nella super Micron – L’azienda rifiuta trattative e proposte del sindacato

Avezzano – PESSIMI RAPPORTI CON IL MONDO DEL LAVORO – La super fabbrica, il super stabilimento dell’altissima evoluzione tecnologica è come gli altri, almeno sul piano dei rapporti con i lavoratori. Insufficiente, ritroso, almeno a giudizio del sindacato, che tuttavia non ha diffuso neppure lui note informative. Ha soltanto indetto quattro scioperi, il primo dei quali oggi. Gli altri sono fissati per i giorni 9, 11 e 13 aprile. Motivo del contendere, i piani aziendali (che nessuno conosce: evidentemente la Micron non li ha o li tiene segreti) ma soprattutto i turni di 12 ore, che impongono ai lavoratori di questa azienda americana ritmi e way of life (diciamolo in inglese, così Micron capisce meglio) sui quali c’è molto da ridire. O almeno da concordare.
Invece non si concorda nulla, perchè – dicono i sindacati ai microfoni delle tv che sicuramente preferiscono – l’azienda semplicemente oppone un “no” su ogni proposta. “No su tutto, chiusura totale, mentre in altri siti produttivi dilocati in Italia si accetta di trattare e si raggiungono anche accordi” hanno detto oggi i sindacati in tv ad Antonio Monaco della Rai.
E’ evidente che il rapporto con il sindacato marsicano e con i lavoratori del sito di Avezzano non è facile, nè dei migliori. Si finisce con abbandonare le trattative sbattendo le porte, e si passa allo sciopero prolungato, come avverrà da stasera. Non è il clima ideale per andare avanti meglio. Se si andrà avanti, visto che la Micron con i suoi segreti e i suoi silenzi (non parla con i sindacati, tanto meno con i giornalisti) non promette nulla di buono. Eppure, se la Marsica deve molto agli americani, anche loro debbono molto alla Marsica e all’Abruzzo. Mica sono qui a rimetterci.