Acqua non potabile, ACA nel mirino
Pescara – SOSTANZE OLEOSE NELLE TUBAZIONI – Perchè l’ACA non ha attuato una massiccia campagna di comunicazione e informazione capillare, per avvertire la popolazione di S.Silvestro e zone limitrofe (centinaia di famiglie) che l’acqua dai rubinetti non era potabile? Come rivelato da Il Centro oggi, per almeno tre giorni la gente ha bevuto inconsapevolmente l’acqua, magari lo ha fatto anche qualche bambino. Non tutti usano acqua minerale: un po’ perchè rifiutano di farlo (come vuole, del resto, una certa pubblicità anticonsumistica), un po’ anche perchè di questi tempi si tende a risparmiare. Ma la cosiddetta “acqua del sindaco” non era potabile!
La notizia ha suscitato un putiferio di indignazione e di proteste. Ad avvertire, a suo modo, gli utenti, è stata la stessa ACA, ma con la abituale incapacità di comunicare che pare una malattia di ogni ente o burocrazia, ha usato piccoli cartelli appicciati qua e là , che pochi hanno letto o notato. E’ un modo di comunicare da festa di paese, e naturalmente la maggior parte delle persone non si sofferma a leggere piccoli e insignificanti avvisi affissi qua e là .
Ora l’ACA, se esistono delle autorità a Pescara, e delle istituzioni o semplicemente una politica degna di questo nome, dovrà spiegare e fornire ben altro tipo di informazione, probabilmente non solo ai cittadini. Avrebbe dovuto, quanto meno, emettere dei comunicati ripetuti e farli pubblicare su giornali, siti web, radio e televisioni, e usare in loco cartelli ben più vistosi, o magari comunicazioni a casa, anche via e.mail. Ma forse l’ACA non sa che siamo nel 2012. Preferisce la scartoffietta del piccolo burocrate ritroso e pigro. Ma quanto è accaduto è molto grave.
Già da tempo nel quartiere Colle Breccia la gente lamentava che l’acqua domestica appariva di colore sospetto e oleosa. Chi l’ha bevuta ha subito capito che c’era qualche problema e c’è chi sostiene, oggi, di aver avuto dei disturbi allo stomaco. Poi sono apparsi degli avvisi, diffusi dall’ACA in modo quanto meno artigianale: appiccicati agli steli dei lampioni, poco leggibili, addirittura illeggibili in qualche caso. Nessuna comunicazione ufficiale e chiara. Ci sarebbero stati interventi e, si dice oggi, il problema sarebbe stato risolto. Ma nessuno sa cosa ha bevuto e quali sostanze siano finite nelle tubazioni della rete idrica. Risultati delle analisi? Mistero. Forse non è esattamente così che si curano i rapporti con gli utenti e con i cittadini. Ma vallo a far capire ai burocrati e ai politici.
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