“Una campagna elettorale ai danni delle imprese?”
L’Aquila – (di Ezio Rainaldi, consigliere PMI Confindustria, gruppo Rainaldi cementi precompressi) – NON CI SONO SOLO DOMPE’, THALES ALENIA E MENARINI - (Foto: Ezio Rainaldi e la Gruppo Rainaldi precompressi a Bazzano) – Leggo su Il Centro di oggi “Il nuovo appello dell’associazione delle piccole e medie imprese”. Come imprenditore e membro del Comitato Pmi Confindustria L’Aquila mi chiedo a quale associazione siano attribuite le parole riportate: così appaiono in odore di campagna elettorale ma soprattutto, al di là di ogni giudizio, sicuramente non rispecchiano le priorità delle Pmi. Il fatto è grave perché strumentalizza i problemi degli imprenditori.
Personalmente non ci sto, e vengo ad litteram alle dichiarazioni di ignota paternità.
Che Thales Alenia si sviluppi e che Dompé e Menarini raddoppino non può che farci piacere, sono aziende di Confindustria che tanto hanno dato e danno al territorio, ma di questo non si può fare il cardine dello sviluppo economico delle micro, piccole e medie e imprese. Chi lo sbandiera mente sapendo di mentire perché:
- è fatto noto che Dompé, in quanto soggetta al vincolo del Piano Strategico Difesa Alluvioni in forza del quale si sarebbe dovuto fare un invaso a monte del fiume Aterno così come voluto dal progetto Goio, non può assumere nessuna iniziativa
- è noto pure che abbiamo un progetto di polo farmaceutico che è a monte di qualunque singola progettualità: diversamente è come fare le finestre invece della casa
- è notissima la situazione della variante di piano del Nucleo Industriale, ferma impalata in Provincia da tempo immemorabile
- è risaputo anche che nel Nucleo di Pile sono stati sequestrati interi lotti agli imprenditori conseguentemente al vincolo idrogeologico di un piano mai recepito dal Comune
Ma allora di quale ampliamento o raddoppio si parla? E’ forse un forestiero colui che ha aperto bocca? E come osa parlare di sviluppo e a nome delle Pmi?
Veniamo ora ai 90 ml, diventati intanto 88,5.
Sono una goccia nel mare, ma anche di questo si fa campagna elettorale.
Per quanto si stia facendo per riscrivere l’articolo di legge, certo non si potrà andare oltre i criteri del de minimis fissati già per le Zfu e apportare qualche sfumatura o ampliamento verso linee di credito di maggior favore.
Il timore, lecito, è che i politici vogliano allargare il concetto di micro imprese alle partite iva con il semplice obiettivo di “allargare la base elettorale”.
Premesso che deve essere chiaro che quei soldi sono solo ed esclusivamente delle piccole e micro imprese e di nessun altro, qualsiasi tentativo di strumentalizzare anche questo fondo con l’obiettivo di aumentare il consenso elettorale è un’azione truffaldina, che ha come unico risultato di mettere una contro l’altra le categorie produttive a esclusivo vantaggio della politica e del suo candidato più furbo.
Dunque, la della raccolta di voti è il solito cavallo di Troia che gli Aquilani devono rispedire al mittente stringendosi tutti uniti contro la cattiva politica.
Se politici ci sono, e vogliono candidarsi come tali, si impegnino per mettere nei loro programmi:
- il reperimento di risorse aggiuntive
- l’apertura di un confronto con Regione e Governo per individuare possibili risorse e come ottenerle
- un programma che decida quali debbano essere gli asset dello sviluppo del nostro territorio
Su questo vogliamo la campagna elettorale.
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