A cosa sto pensando?

L’Aquila – Riceviamo da Stefano Leone: “A cosa sto pensando? Che ho pietà. Si, ho sincera pietà. E’ forse dettata dal rancore ma ho pietà. Ho pietà per quell’immondo essere “umano” che quella notte…RIDEVA. Ricordate? Si, ho pietà per lui e per quelli che con lui si sfregavano le mani pensando …al domani. Io non so dove sia lui in questo istante ma so che la mia pena per lui è totale come totale è il ricordo di quei 309 nomi dei quali rideva. Io non so dove lui sia in questo istante, so che vorrei guardarlo fisso negli occhi senza una parola, so che vorrei guardarlo in faccia per notare quanto la sua pochezza e nullità di uomo lo renda vulnerabile alla fiera dignità degli aquilani. Vorrei invitarlo a L’Aquila, portarlo al Golgota e farlo inginocchiare davanti a quelle lapidi. Poco più in la c’è mia mamma, lo farei inginocchiare anche li. Lo farei inginocchiare e mentre lo fa gli farei pronunciare uno per uno i nomi di quelle persone delle quali lui rideva. Dovrai vergognarti per il resto della vita che ti rimane da vivere amico mio; dovrai farlo perchè, da quella notte, non hai più ne spazio ne tempo in questo mondo. Dovrai fare i conti con la tua anima nera, dovrai chiedere perdono per il resto della tua becera vita. Ridevi, si ridevi, ma da quella notte, ogni notte, 309 nomi torneranno nella tua mente e avvolgeranno il tuo sonno. Vergognati ancora oggi, se mai conosci questo stato, ma vergognati da solo così come solo rimarrai per sempre”.

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