Dai comuni: Chieti, L’Aquila, Giulianova
MELIDEO E L’IMU – L’Assessore alle Finanze di Chieti Roberto Melideo ha emesso la seguente nota: «L’acconto Imu per il 2012 sarà pagato con l’aliquota di base, senza le addizionali comunali che saranno eventualmente considerate nella rata di dicembre in funzione di una possibile revisione globale di tutte le aliquote da parte dello Stato. Forti perplessità sono state più volte sollevate anche dal sottoscritto riguardo la nuova imposta locale. Evidenti, a mio avviso, risultano alcune incongruenze sulle regole da seguire nel pagamento dell’acconto sulla nuova imposta che da quest’anno sostituisce l’Ici. Sarebbe, pertanto, indispensabile un’ulteriore verifica da parte del Governo centrale al fine di ridurre l’ammontare dei trasferimenti che rimarranno nelle casse dello Stato per alleggerire il peso di un risanamento del deficit che grava tutto sui Comuni. Tale situazione è stata portata all’attenzione del governo tramite la Consulta nazionale dei CAF (centri di assistenza fiscale) ottenendo attraverso un emendamento presentato in commissione al Senato che il pagamento della prima rata, in scadenza il 18 giugno 2012, venga calcolato prendendo a riferimento le aliquote base decise dal governo col decreto “Salva Italia”, ovvero lo 0,4% per l’abitazione di residenza e lo 0,76% per gli ulteriori immobili. All’importo vanno detratti 200 euro e tale detrazione viene incrementata di 50 euro per ciascun figlio residente di età non superiore a 26 anni, fino a un massimo di ulteriori 200 euro.
RICOSTRUZIONE – L’assessore aquilano Pietro Di Stefano scrive: “Bisogna dare atto al ministro Barca della volontà di imprimere un’accelerazione alla ricostruzione dell’Aquila, ne è prova il lungo colloquio avuto ieri con l’ingegner Mancurti, Segretario generale del Ministero della coesione territoriale, che é venuto in Comune per una prima ricognizione informativa. Tuttavia non possono condividersi le sue dichiarazioni riportate oggi sulla stampa, secondo le quali i ritardi nella ricostruzione pesante (pratiche E) sono addebitabili ai professionisti impegnati nella redazione dei progetti.
Questa é la suggestione che il Commissario ha ripetutamente fatto circolare ad arte, il fumo gettato negli occhi al Governo, ma é sufficiente la semplice lettura dei dati per capire che i ritardi non possono essere imputabili ai progettisti. Nuovamente cercherò di illustrare la situazione delle pratiche di ricostruzione, basandomi sull’oggettività dei dati dei report settimanali.
Le richieste di contributo per gli immobili classificati con esito E pervenute alla data del 30 marzo 2012 sono 8mila 926 (dato Fintecna), mentre i contributi sinora concessi sono 2mila 817.
Le pratiche con esito positivo esaminate da Cineas ammontano a 4mila 866 e, dalla differenza tra il dato Cineas e quello del Comune (2mila 65), le pratiche effettive che possono andare a contributo sono appena 110, mentre spicca l’enorme numero di pratiche ferme (circa mille e 700), bloccate perché mancanti delle parti comuni oppure a causa di intralci di vario tipo nella fase di controllo. E’ altrettanto innegabile e foriero di futuri problemi per i cittadini che la filiera sta esaminando solo le 7mila 449 pratiche consegnate entro il 31 agosto 2011 (un’altra stravaganza partorita dal Commissario alla Ricostruzione), mentre non sono ancora esaminabili quelle consegnate dopo questta data (mille e 447).
GIULIANOVA – Ospedale. La ASL non proroga il contratto a 14 lavoratori addetti al servizio di assistenza alberghiera nei reparti. Il sindaco Mastromauro: “Ecco l’ennesima rasoiata. I pazienti non potranno più ricevere un’assistenza adeguata”. “E’ una gestione fatta col rasoio. Si taglia senza requie. E così perdiamo tutto e tutti: servizi, pazienti e lavoratori”.
Il sindaco Francesco Mastromauro è sceso sul piede di guerra dopo aver appreso che la ASL di Teramo ha comunicato alle direzioni di presidio la decisione di non prorogare, in attesa di una nuova gara d’appalto, il servizio di assistenza alberghiera nei reparti degli ospedali di Giulianova e S. Omero assicurato dai lavoratori in forza ad una cooperativa teramana.
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