“Maggioranza implosa, Chiodi si dimetta”
L’Aquila – “Chiodi deve dimettersi”, e’ quanto sostiene il Consigliere Cesare D’Alessandro, vice Capogruppo regionale dell’IdV, “perche’ – dice – la sua maggioranza, implosa tra dissapori e gelosie, non e’ in grado di sostenere una qualsiasi azione riformatrice. Dall’inizio di quest’anno – afferma il consigliere di minoranza – sono venuti al pettine tutti i nodi di un’armata allo sbando, in ritirata, che bloccano di fatto, soprattutto perche’ affiancati all’assenza di obiettivi e strategie di intervento, ogni possibilita’ di promuovere e sostenere lo sviluppo dell’Abruzzo. Il Consiglio regionale, dall’ultimo mese di gennaio ad oggi, si e’ riunito piu’ volte ma sempre inutilmente, senza licenziare provvedimenti di un qualche contenuto. La granitica maggioranza di inizio Legislatura – semmai c’e’ stata – non esiste piu’, deflagrata dopo l’abdicazione di Silvio Berlusconi; ne rimangono solo manipoli di consiglieri che si contendono il potere interno e che, di volta in volta, fanno mancare il loro sostegno alla Giunta regionale; ma Chiodi non se ne preoccupa, intento com’e’ a scrutare gli orizzonti ‘romani’! Nonostante le dichiarazioni di facciata – rileva D’Alessandro – la realta’ vera e’ che nell’anno appena trascorso non un solo risultato e’ stato raggiunto. Sulla proposta di riforma del personale regionale, indispensabile e urgente, Chiodi batte la ritirata dopo le critiche piovute dalla sua stessa maggioranza. I commissariamenti degli enti sono serviti soltanto a garantire prebende e clientelismo; le riforme rimangono sulla carta, inattuate e rinviate a ogni scadenza dei termini. La Sanita’ registra solo fallimenti (dov’e’ il nuovo Piano Sanitario?). L’emergenza rifiuti – costruita a tavolino da chi, con le sue inadempienze, ha accumulato ritardi su ritardi – ha consegnato l’Abruzzo nelle mani dei privati. La gestione post-terremoto, ormai palesemente inadeguata, serve a Chiodi solo per le campagne elettorali, prima a sostegno di Del Corvo e poi di De Matteis; l’Istituto Zooprofilattico e’ senza guida, con i suoi dipendenti che rischiano il posto di lavoro; un vero e proprio patrimonio di credibilita’, di relazioni costruite negli anni, viene sacrificato alle beghe interne. La disoccupazione dilaga anche in Abruzzo. Chiodi ne prenda atto – conclude D’Alessandro – e faccia un favore a tutti gli abruzzesi, permettendo loro di scegliersi una nuova classe dirigente: si dimetta da Governatore!”.
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