La forza della vita


L’Aquila – (di G.Col.) – (Foto: gli alberelli cresciuti, piazza Duomo e gli studenti, il Cristo Morto, il campanile spezzato di San Bernardino) – Il cronista dedica qualche ora di una mattina di aprile al centro dell’Aquila, tanto per tentare di scoprirvi qualcosa di nuovo. E’ fortunato: sono cresciuti incredibilmente gli alberi di via Sallustio,. Tre anni fa erano alberelli, ora sono alti e fronzuti, e il centro ha un viale alberato lungo il quale qualcuno passeggerà, un domani. Spinti dalla forza della vita, quegli alberi sono diventati grandi nel silenzio e della solitudine. Vita vegetale, silenziosa e terricola, inarrestabile, eloquente nel suo perenne mutismo. E’ un aspetto nuovo del centro, tra puntellature sempre più massicce, gabbie d’acciaio sempre più rinforzate.
Le collonne dei portici sono corazzate, i palazzoni sono totalmente ingabbiati. La sede della Carispaq (che doveva riaprire mesi fa) è sempre chiusa. Pyoi fermarti in mezzo al corso, anche con l’auto e fumare una sigaretta. Non passerà nessuno. I pochi aquilani presenti sono seduti nei due o tre bar aperti. Nessuno sorride. Le prospettive dei palazzi ricordano, in qualche modo, piazze e spazi metafisici di De Chirico. Oppure l’orologio piegato e sgocciolante, senza tempo, dei surrealisti. Ma qui il tempo c’è, e come: tre anni di vita sottratta, più di 1000 giorni dallo sconquasso alla non rinascita.

Sono ammirevoli gli esercizi commerciali che hanno riaperto e sfidano imperterriti la solitudine, le giornate in attesa che torni la vita, tra sporadici clienti e passanti incuriositi. In Piazza Duomo c’è animazione, parecchia gente: gite scolastiche, lo capisci da quell’aria tra lo stralunato e l’indifferente che hanno tutti i ragazzini del mondo in gita. E anche, spesso, i loro professori accompagnatori . Vengono, forse, per vedere la città abbandonata, per sapere com’è una città che non ha più centro. Gli autobus, un paio, sono parcheggiati nella zona di S.Bernardino. Tutto vorrebbe contribuire ad una riconquista della normalità, che è però inverosimile, almeno adesso.

Passanti “normali” davvero pochi. C’è chi passeggia guardando in alto, con le mani dietro la schiena. Chi telefonata concitato, del tutto solo, sotto i portici, che sono assolutamente vuoti di persone e pieni di impalcature. Un giovane se ne sta seduto a leggere in una panchina del parco del Castello, che colpisce smozzicato atrocemente nella facciata. Tutto come un anno o due anni fa. Il cantiere di restauro e consolidamento di Palazzo Ardinghelli, a S.Maria Paganica, è una rarità: hanno pagato i russi, di poche parole, ma di parola. Possenti gru e impalcature si slanciano sullo scheletro della vicina chiesa. Due turisti giovanissimi si chiedono quanto costerà rifarla, e come la rifaranno. Ce lo chiediamo anche noi. In piazza Duomo pèndono dai lampioni i manifesti per il Cristo Morto, tre scarne croci – come sempre – sulla sommità della scalinata di S.Bernardino, sullo scenario di devastazione di via Fortebraccio.

Un piccolo chiosco per caffè e bibite è spuntato al parco del Castello, tra le aiole e gli alberi. Forse ci voleva, ci sarebbe voluto sicuramente molto di più quando tutto era normale e si passeggiava da quelle parti, bevendo acqua dalla fontanella. Non c’era altro. Il senso del turismo e dell’accoglienza non ha mai abbondato in questa ex città. Arriva dopo la sua decapitazione?

Colpo d’occhio finale, che toglie la parola e la voglia di dire qualcosa: il campanile diruto di San Bernardino, visto dal cortile erboso che appartenne ai frati e spunta verso via Zara. Smozzicato, oltraggiato fiancheggia la cupola sparita tra i tubi Innocenti. Difficile augurare qualcosa a qualcuno, tanto meno a questa povera città. Ma è un dovere imperioso: buona Pasqua. Di resurrezione, ovviamente,.Stringendo i denti e sperando.


04 Aprile 2012

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.