Voto, tra le nebbie si intravede…
Ultime ore per le liste e, francamente, tra i nomi inseriti in quelle presentate nessuna sorpresa, nessuna emozione. Si ha l’impressione, invece, che taluni abbiano dovuto radunare la cerchia degli amici per strappare qualche nome da includere tra i 32 necessari. Il solo a tuonare in un tripudio di indiscrezioni strapilotate sui mass media che si prestano a fare da megafoni è Massimo Cialente, che stasera parla di lista-corazzata. Certo, su quella corazzata non ci sono marinai nuovi: nomi riproposti, tanti. Persino quell’insieme di vapori, talora bollenti, che si chiama PdL ha alla fine sentenziato: sì, il nostro uomo è Properzi. Il quale aveva già da giorni staccato assegni per la pubblicità elettorale con il suo nome campeggiante. Comunque, se è possibile tirare le somme, si può dire che tra le nebbie si intravede – alla fine della traversata dell’infido mar dei Sargassi – qualcosa di fermo. Terra, terra. Ci sono i candidati, lunga vita a loro, magari pure la poltrona di sindaco ad uno di loro…
Candidatoni sono Properzi (non quello del torrone), il loquace Cialente, il minaccioso De Matteis (che fa paura a tutti), ma anche l’onesto Vittorini, il pugnace Mancini, il meditabondo Verini e altri. Difficile ipotizzare, ad oggi, che uno di loro vinca al primo turno. Difficilissimo far previsioni sul ballottaggio, impossibile dire – se ci sarà ballottaggio – che fine faranno i voti degli eliminati. Che farà l’ondivago mondo del centrodestra?
Medita il popolo: se sgomitano tanto e in tanti, fare il sindaco di una città che peraltro finora non c’è, è pur sempre attraente. Una sirena per l’infedele Ulisse e i suoi rozzi marinai. Una farfallina da Belen per gli occhi semiassopiti del pubblico televisivo. Almeno, è bella e non parla. Almeno con le parole.
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