Chiodi su 6 aprile
Raiano – “La prossima ricorrenza del 6 aprile deve coinvolgere le sensibilita’ di tutti gli abruzzesi nel ricordo di una tragedia che ha colpito la comunita’ aquilana, ma che ha segnato le coscienze di tutti noi”. Con queste parole il Commissario per la ricostruzione, Gianni Choodi, ha portato il proprio saluto alla cerimonia di riapertura della chiesta di Santa Maria Maggiore a Raiano, ristrutturata dopo il sisma del 2009. Il Commissario ha parlato ai consiglieri comunali del centro peligno, rivolgendosi in questo modo a tutta la comunita’ raianese che, con la cerimonia di questo pomeriggio, torna a fruire di un luogo di culto importante e simbolo della citta’ stessa. La funzione religiosa di ripresa dell’attivita’ di culto della chiesta e’ stata officiata dal vescovo di Valva e Sulmona, Angelo Spina. “Oggi – ha detto sempre Chiodi – a Raiano i fedeli potranno tornare alla normalita’ entrando nella loro chiesa e questo testimonia che in questa lembo d’Abruzzo, toccato dal terremoto, tutti, istituzioni e privati, hanno lavorato nel verso giusto”. I lavori di ristrutturazione della chiesta di Santa Maria Maggiore si sono svolti in tre lotti per un ammontare complessivo di oltre 650 mila euro. Nel suo incontro ufficiale con il Consiglio comunale di Raiano, il Commissario ha anche toccato temi importanti legati alla ricostruzione, non mancando di affrontare il nodo dell’inclusione nel cratere sismico in un comune che e’ stato escluso e che ha proposto ricorso, con successo, al Tar del Lazio. “Voglio chiarire ancora una volta – ha detto il Commissario – che personalmente non ho proposto alcun ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Lazio, che boccia l’istruttoria portata avanti dalla Protezione civile quando furono individuati i comuni del cratere sismico. L’appello e’ stato presentato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, nonostante il mio parere negativo ed e’ irrazionale pensare che il Commissario non voglia l’allargamento del cratere ai comuni effettivamente danneggiati, perche’ significherebbe rinunciare ad una serie di agevolazioni e di finanziamenti che potrebbero risultare importanti per alcuni territori abruzzesi”. In questo senso, il sindaco di Raiano ha annunciato che l’udienza sul giudizio di ottemperanza proposto dal Comune di Raiano e’ stata fissata al 27 maggio.
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