Ci sono morti e meno morti?
L’Aquila – Riceviamo da Michele Bove: “Vorrei rispondere alle parole di Stefano Leone, persona onorabilissima che non ho il piacere di conoscere ne di nome me che meno di persona, nelle quali esprime il proprio dissenso al, a suo giudizio, “misero” lutto cittadino, del 6 aprile prossimo. Sarà un lutto simbolico, testimoniato dalla chiusura delle attività commerciali ed uffici pubblici (alcuni, la maggior parte) per due ore.
Leone sembra, tra l’altro, calcare la mano, oltre che sull’iniziativa, sembra “irrispettosa”, delle sole due ore di lutto per commemorare le persone che lasciarono la vita sotto le macerie quella terribile notte, anche sul fatto che dovrebbero chiudere quei pochi sporadici commercianti che hanno riaperto incentro.
Premesso che io personalmente, non avrei permesso la riapertura in centro di alcuna attività commerciale, perché, ad un occhio lungimirante, il centro storico quando sarà cantierizzato, richiederà sicurezza assoluta, in senso di sicurezza sugli ambienti di lavoro (DPR 81/08), ergo chi ha riaperto in centro si troverà, a mio avviso, a vivere una seconda diaspora…!
Questo è un dato di fatto, ma la considerazione personale è la seguente: nel 1982 morì mio nonno (papà di papà, classe 1899), era agosto e noi tutti, la famiglia ci trovavamo a villeggiare in paese, dove, mi ricordo, il lutto era mostrato agli altri attraverso l’apposizione di una specie di bottone nero sul bavaro delle giacca. Non so se qualcuno ricorda, ma a quei tempi ed in quei luoghi era così. Io, bambino di 11 anni, chiesi a mio padre perché egli non avesse quel bottone nero sulla giacca…mi sembrava come una mancanza di rispetto nei confronti del padre, mio nonno. Lui mi rispose che il lutto, quel lutto, il lutto di ognuno, non era una cosa da dover mostrare, ma da vivere nel proprio cuore, a proprio modo, nel rispetto di se stessi e di chi si piange.
Ora, tutto ciò premesso, chiedo al sig. Leone, perché il 2 febbraio di ogni anno non è lutto cittadino e dovrebbe esserlo il 6 aprile ? I morti del 2 febbraio 1703 sono meno morti di quelli del 6 aprile 2009 ?”.
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